Elisabetta Vilni: una nuova Maria Callas? - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Elisabetta Vilni: una nuova Maria Callas?

Elisabetta Vilni: una nuova Maria Callas?

E’ un talento naturale la cantante lirica. Quando sul palco, con l’eleganza e la classe che la contraddistinguono, inizia a cantare brani come “O mio babbino caro”,  la sua voce, di spettacolare bellezza, provoca  un’emozione forte, da brividi sulla  pelle. Ti rendi conto che stai ascoltando una cantante dalla vocalità lirica di livello superiore, un soprano lirico leggero, puro, capace di emettere, con estrema facilità e sicurezza, toni acuti che ti avvolgono e ti incantano. Sin dal primo momento ti sembra di ascoltare la famosa Maria Callas alla quale lei s’ispira: ” E’ il mio idolo! Un’artista straordinaria. Un mito!”, afferma entusiasta  la diciannovenne pompeiana di origini salernitane. Elisabetta frequenta il secondo anno della sezione canto del Conservatorio Martucci di Salerno, con il Maestro Chiara Artiano, ma già da bambina aveva la passione per la musica e il canto. Suona il pianoforte e per sei anni ha fatto danza classica.  Oltre che brava Elisabetta è anche bella: nel 2008 ha recitato come attrice non protagonista in un cortometraggio:” Rossella Donna di Quadri”, con Philippe Leroy, e nel  2014 ha anche partecipato a Miss Italia.  Una ragazza solare, dolce e sensibile, ma determinata e sicura allo stesso tempo: sicuramente saprà farsi valere nel difficile mondo dello spettacolo che già la vede protagonista. Dal 4 al 12  luglio, infatti,   ha cantato  brani d’opera   alla VII Edizione del festival cinematografico internazionale “ Italian Movie Award” di Pompei: una manifestazione di successo ideata e curata dal regista salernitano Carlo Fumo che, quest’anno, ha visto  partecipare alle premiazioni, svoltesi  nel sito archeologico di Pompei, presentate da Luca Abete, artisti del calibro di : Luca Argentero, Valentina Lodovini, Edoardo Leo, Serena Rossi, Marco D’Amore e Giulia Michelini.  A Palinuro, inoltre, durante la terza edizione de: “La Notte Bianca”, un evento ideato dai project manager Toni Sogliuzzo ed Emanuele Esposito, Elisabetta ha aperto la serata con un’esecuzione di grande levatura. La sua voce è stata paragonata, da qualcuno tra il pubblico, competente e attento, al canto di un usignolo.  Ragazza dinamica, attenta a quelle che sono le ultime tendenze nel campo musicale, ama anche il pop abbinato alla lirica:” Mi piace molto Emma Shapplin. Bellissima la sua “Spente le stelle” e  la canzone classica napoletana:” E’ importante valorizzare le proprie tradizioni. Spesso canto brani di musica napoletana. Mi piace molto Voce ‘e notte”. Elisabetta è un soprano detto “ di coloratura”: la sua voce possiede uno straordinario e ampio registro e un eccezionale colore. Si distingue per la capacità tecnica di eseguire una serie di ornamenti virtuosistici su una parola o su una sillaba utilizzando al massimo l’agilità vocale. Ha una capacità unica di controllo sul vibrato.” Seguo anche un corso di logopedia con la dottoressa  Stefania  Porcaro   per migliorare la respirazione diaframmatica”. La musica e il canto sono la sua passione di vita. Studia  canto almeno cinque sei ore al giorno.  Adora Puccini e lo scopo della sua vita: ” E’servire l’arte”. Il suo sogno nel cassetto? “Mi piacerebbe provare l’emozione di  doppiare le stupende canzoni dei film di Walt Disney”.  Elisabetta, che  è seguita e sostenuta dalla mamma, la scrittrice e giornalista  Patrizia Ragone, e dal  papà, l’imprenditore  Domenico Vilni,  è molto vicina al sociale  e spesso si esibisce in manifestazioni di solidarietà e di beneficenza:” Fare del bene mi fa stare bene. Vivo delle emozioni fantastiche!”.

Aniello Palumbo