Elezioni Camera di commercio, la Claai va in Procura - Le Cronache
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Elezioni Camera di commercio, la Claai va in Procura

Elezioni Camera di commercio, la Claai va in Procura

di Erika Noschese

Finisce in Procura l’assegnazione dei seggi all’interno del consiglio della Camera di Commercio che dovrebbe avvenire in proporzione al numero degli iscritti. A sollevare la questione la Claai Salerno che accende i riflettori non tanto sulle modalità di scelta, dopo la decisione di escluderli al consiglio, a causa di un cd definito illeggibile, pur avendone consegnato un secondo, in perfetto stato. A denunciare l’accaduto, tramite mandato all’avvocato Maria Maddalena Gaeta, la Claai con il proprio rappresentante Gianfranco Ferrigno: lo scorso 12 aprile la Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Salerno ha avvisato le organizzazioni imprenditoriali, le organizzazioni dei lavoratori e le associazioni dei consumatori di aver avviato le procedure per il rinnovo del Consiglio della Camera di Commercio. Il Consiglio della Camera di Commercio è l’organo al quale spettano le decisioni di indirizzo politico ed economico dell’ente camerale; pertanto, è particolarmente utile alle associazioni di categoria l’assegnazione di seggi nel consiglio camerale, soprattutto per poter partecipare alle decisioni economiche e finanziarie di maggior interesse. L’assegnazione dei seggi avviene in proporzione al numero degli iscritti. La procedura di rinnovo del Consiglio della Camera di Commercio prevedeva che entro il termine delle ore 12 del 21 maggio 2021 le associazioni rappresentative dei settori economici del territorio, operanti da almeno tre anni nella circoscrizione, avrebbero fatto pervenire alla Camera di Commercio di Salerno i documenti necessari. Le candidature, come indicato dalla Camera di Commercio, dovevano pervenire esclusivamente sulla base delle seguenti modalità: deposito a mano presso l’Ufficio “Protocollo informativo e gestione documentale” o tramite raccomandata con avviso di ricevimento. La procedura di apertura dei file era di tipo informatico in quanto il file dovevano essere criptati così come richiesto dalla Cciaa di Salerno. La Claai procedeva, come indicato dalla Cciaa, a trasmettere la documentazione necessaria per partecipare alla procedura di rinnovo camerale. La documentazione veniva consegnata anche a mani direttamente presso gli uffici di Salerno. Il 6 agosto 2021 la Claai viene esclusa dal rinnovo camerale con la motivazione: “non leggibilità del supporto digitale presentato a seguito di richiesta di integrazione” ma l’associazione di categoria aveva consegnato un primo cd dichiarato illeggibile dalla Camera di Commercio e un secondo perfettamente leggibile, “cosicchè vi è fondato motivo per credere che il plico sia stato dolosamente danneggiato e/o sottratto nel corso delle operazioni di apertura e lettura informatica”, si legge dove si spiega che per partecipare alla procedura di rinnovo del Consiglio Camerale, la Claai presentava 4 plichi di documenti suddivisi per il settore Artigianato, Commercio, Turismo e Servizi alle Imprese. Nel mese di luglio, la Claai riceveva dalla Cciaa di Salerno una missiva con la quale veniva comunicato che i file relativi alla documentazione consegnata dovevano essere criptati con una chiave di lettura messa a disposizione sul sito della Cciaa di Salerno. Così criptati i file potevano essere aperti solo dalla Cciaa di Salerno – e neanche da chi li avrebbe prodotti – in quanto per leggerli bisognava utilizzare una chiave di decriptazione a disposizione dell’ufficio informatico della Cciaa di Salerno. “In data 20 luglio 2021 la Claai ha consegnato tutti i file criptati così come richiesto dalla Cciaa; ma, nel corso delle operazioni di apertura dei cd presso la Cciaa di Salerno è stato distrutto o sostituito il secondo file inviato ed invece che il secondo file è stato aperto il primo file relativo al settore artigianato, ossia è stato aperto il file che era stato originariamente consegnato a maggio e non il file 4 consegnato successivamente nel mese di luglio, così come richiesto dalla stessa Cciaa di Salerno – si legge nella documentazione – Quanto detto si evince proprio dai documenti che provengono dalla stessa Cciaa di Salerno in quanto dalla cosiddetta “schermata di apertura file”, dal documento denominato “verifica con applicativo actalis “fileprotector”, si e vince che la data indicata è 18-19/05/2021, riferita al primo file consegnato e non al secondo. Nell’ambito dei locali destinati a ricevere la documentazione delle associazioni per partecipare alla procedura di rinnovo del consiglio camerale era presente oltre al sig. Nicola Milo, anche altro membro della giunta camerale . Tale circostanza è del tutto singolare in quanto doveva essere precluso agli attuali componenti del consiglio camerale di poter interferire nelle attività di raccolta della documentazione proveniente dalle associazioni che partecipavano al rinnovo del consiglio, proprio perché portatori di interessi personali diretti a conservare il seggio assegnato; interessi personali che, dunque, potevano inquinare la genuinità della procedura di rinnovo camerale a partire dal momento del deposito della documentazione da parte delle associazioni”. Aappare molto strano – si legge ancora nell’esposto – che a fronte della perfetta leggibilità di tre file relativi al settore turismo, commercio e servizi alle imprese, proprio quello dell’artigianato non risultasse leggibile e che a fronte della presunta illeggibilità non sia stata posta in essere nessuna attività di soccorso istruttorio ai dati forniti. Il soccorso istruttorio è logicamente consentito allorquando, come nella specie, si tratta di rettificare, regolarizzare un dato fornito sia pure in maniera erronea e quindi non del tutto mancante, rappresentando l’errore del partecipante il presupposto per l’applicazione del dovere di soccorso istruttorio. Infatti, proprio in seguito al doloso danneggiamento e/o alla dolosa sostituzione dei file relativi al settore artigianato, la Claai è stata esclusa dal rinnovo del consiglio della Camera di Commercio di Salerno”. L’esclusione della Claai dal consiglio camerale di Salerno, in seguito alla soppressione, distruzione o alla sottrazione dei file consegnati, potrebbe indubbiamente avvantaggiare altri raggruppamenti di associazioni. “E’ evidente che i dati contenuti nei file del 20 luglio 2021 sono stati distrutti dagli operatori o da persone interne alla Cciaa di Salerno i- si legge nella denuncia – n quanto dalle lettura dei verbali di verifica informatica provenienti dalla Cciaa si evince chiaramente che la procedura informatica di decifratura ha avuto ad oggetto solo i file del 18-19 maggio 2021 e non quelli del mese di luglio, regolarmente consegnati presso la Cciaa di Salerno”. Ad indagare la Procura di Salerno che ha accolto le dichiarazioni del responsabile del procedimento di rinnovo del consiglio della Cciaa di Salerno che ha dichiarato di non disporre più della documentazione relativa alla procedura in quanto sarebbe stato consegnato tutto alla Regione Campania. “La Claai è associazione realmente rappresentativa delle imprese sul territorio, per cui è inaccettabile che non si veda assegnato il dovuto seggio nel consiglio camerale con ciò favorendo altre associazioni che vantano meno iscritti. Tutto ciò in ragione di presunte irregolarità informatiche – peraltro mai comunicate alla Claai nei termini di un corretto e legale soccorso istruttorio – superate anche dalla consegna di materiale cartaceo. E’ dunque evidente l’interesse a non assegnare i seggi dovuti alla Claai che agirà nelle opportune sedi giudiziarie per tutelare l’interesse degli iscritti alla rappresentatività in Camera di Commercio”.