Elezioni a Cava de' T. Galdi: «Il coniglio Servalli». Servalli: «E’ un’affermazione ridicola» - Le Cronache
Cava dè Tirreni

Elezioni a Cava de’ T. Galdi: «Il coniglio Servalli». Servalli: «E’ un’affermazione ridicola»

Elezioni a Cava de’ T. Galdi: «Il coniglio Servalli». Servalli: «E’ un’affermazione ridicola»

CAVA DE’ TIRRENI. «Sono pronto ad affrontare il mio avversario politico ad un confronto pubblico, aperto e senza paura ma dall’altro lato il “Coniglio Servalli” scappa, a meno che non ci siano domande prestabilite e senza possibilità di repliche» va giù duro il sindaco uscente Marco Galdi che, in vista del ballottaggio proprio con il candidato del PD, vorrebbe mettere su un tour molto particolare: «I cittadini hanno il diritto di ascoltarci, a quanto pare c’è molta melina da parte dell’altro candidato – prosegue Galdi – sto iniziando a sfidarlo nelle piazze a partire da sabato a S. Lucia alle 19.30, dove ci sarà la sua sedia – chiude il sindaco uscente – da lunedì lo inviterò ogni giorno in una piazza». Se da un lato emerge la volontà di un tête à tête , dall’altro si richiedono regole ben precise: «A me sembra che c’è la volontà di nascondersi dietro papà De Luca – afferma Galdi – ho saputo che nei confronti, tra cui quello proposto dalle emittenti locali, stanno mettendo dei paletti, vogliono sapere preventivamente le domande, non vogliono dare la possibilità di replica – chiude Galdi – mi sa tanto che Servalli si sta trasformando nel “Coniglio Servalli” e Cava non ha bisogno di conigli, altrimenti facciamo la fine di Fiorillo». Da qui alla consapevolezza maturata dal candidato di centro-destra secondo cui l’avversario soffrirebbe di una copiosa scarsezza di contenuti, a partire dal programma “scopiazzato da internet”: «Non ci sono argomenti – inizia Galdi – non c’è una parola sull’ospedale, ed è normale perché De Luca lo vuole chiudere per creare a Salerno 800 posti; non si parla di sviluppo industriale, noi il 15 giugno chiuderemo la partita con il piano ASI alla provincia per allocare artigianato, terziario e imprese – poi pizzica – ma Servalli questo non lo sa, tra l’altro leggendo attentamente il suo programma vedo solo uno scopiazzare da Wikipedia, in merito alla questione “rifiuti” e da www.cambiamento.it riguardo al punto “Città in transizione”- chiude – insomma prende spezzoni qua e là sulla rete». Non si ferma il sindaco uscente che sembra ormai essere un fiume in piena: «Si danno numeri come il risparmio del 3/7 % sui volumi di spesa senza specificarne le modalità – prosegue Galdi – avere mantenuto un bilancio in attivo di 13mln certificati, a fronte di 6mln in meno all’anno per 5 anni, questo vuol dire Spending Rewiev». C’è spazio anche per un commento sulle probabili squadre di governo e gli apparentamenti che, a quanto pare, Galdi rifiuta a priori: «Non ci saranno apparentamenti formali perché tengo alla compattezza dell’esecutivo e se vinciamo vogliamo garantire la stabilità – spiega il sindaco uscente – la mia sarebbe una squadra formata sia da nomi storici, quali Pasquale Senatore, Nando Mandara ma soprattutto nuova linfa, ovvero il cardiochirurgo Raffaele Giordano, all’archeologa Rossella Luciano, all’avv. Marcello Murolo che è già stato mio assessore e che certamente scalerà in quanto è il primo dei non eletti, la psicologa Rossella Bisogno giovane di grandissima qualità già molto attiva nella sua zona, Alfonso Celentano, Federico Abate insomma un mix tra esperienza e novità». Diversa la valutazione dei componenti che affiancherebbero il candidato del PD: «Leggendo le liste di Servalli non credo di poter dire la stessa cosa poiché ci sono nomi noti che sono stati anche vicino a me, persone che perseguono la loro ambizione e che hanno determinato l’instabilità – continua – molti tireranno la giacca il povero Enzo Servalli qualora malauguratamente dovesse essere eletto». In chiusura Galdi ringrazia l’ex consigliere Michele Mazzeo: «In alcuni momenti importanti c’è stato un percorso comune, ha sempre agito con obiettività, quindi sono contento del suo gradimento – chiude – mi risulta che molti candidati che inizialmente si sono schierati con altri sindaci, ad oggi, si sono avvicinati alla nostra proposta».

Andrea Palestra

 

 

CAVA DE’ TIRRENI. «È un’affermazione ridicola, prima se ne va dal comune e meglio è!» così risponde il candidato sindaco del PD Vincenzo Servalli riguardo a quanto dichiarato da Marco Galdi in merito al fatto che il programma del centro-sinistra sia un copia e incolla strappato da internet. A quanto pare è solo l’inizio di una lunga settimana di fuoco che vive in un botta e risposta frenetico. Da un lato Marco Galdi che batte sul punto denominato “ospedale”, su un confronto che stenta ad arrivare e sull’esperienza maturata in 5 anni di amministrazione; dall’altro c’è proprio Vincenzo Servalli che conta sull’ondata favorevole del PD, sulla persona di Vincenzo De Luca e su una coalizione che ha portato circa 1000 preferenze in più rispetto al candidato del centro-destra. «Ha perso il senno – dichiara Servalli a conclusione dell’incontro con la frazione di Passiano – nella sua bramosia di potere è diventato pericoloso per la città». Da qui alla richiesta di confronto del sindaco uscente e alla conseguente risposta di Servalli: «Galdi è uno che non sa di economia, non sa leggere un bilancio – continua il candidato del PD – la sua condotta è stata considerata scriteriata dalla Corte dei Conti. È un presuntuosetto – chiude Servalli – ha portato allo sbaraglio il Consiglio Comunale in modo clamoroso e vergognoso. Ho poco da confrontarmi con un sindaco finito e fallito”. Da qui al comizio che ha recitato il doveroso ringraziamento ad una frazione che ha donato più voti in assoluto: «Dicono che se dovessi diventare sindaco eliminerei la Disfida dei Trombonieri, butterei giù le case, chiuderei l’ospedale – continua – certa gente non sa più cosa inventare – chiude – penso più che altro ad un’amministrazione che non ha ristrutturato una palestra, né una scuola, né ha favorito le imprese cavesi».

Andrea Palestra