Ecoambiente, consulenze nel mirino Tre incarichi finiti sotto la lente d’ingrandimento della Procura:c’è anche quello all’istituto anticorruzione di De Prisco - Le Cronache
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Ecoambiente, consulenze nel mirino Tre incarichi finiti sotto la lente d’ingrandimento della Procura:c’è anche quello all’istituto anticorruzione di De Prisco

Ecoambiente, consulenze nel mirino Tre incarichi finiti sotto la lente d’ingrandimento della Procura:c’è anche quello all’istituto anticorruzione di De Prisco

Andrea Pellegrino

Un appalto “sdoppiato” e due affida- menti di incarico sono finiti nel mirino del pm Silvio Marco Guarriello della Direzione Distrettuale antimafia della Procura di Salerno, nell’ambito dell’inchiesta Ecoambiente che vede 21 indagati. Sotto la lente d’ingrandimento l’affidamento per la realizzazione e gestione di un impianto per il trattamento del perco- lato prodotto dalla discarica di Macchia Soprana. Secondo la Procura, oltre a violazioni relative all’ammissione e all’aggiudica della gara in favore della Gel (l’offerta sarebbe risultata anomala dal momento che prevedeva la realizzazione di un impianto di tratta- mento della capacità di 150/mc al giorno), si sarebbe modificato il capitolato successivamente alla stipula del contratto. Sostanzialmente si estendeva il servizio anche alla discarica di Parapoti di Montecorvino. A fronte delle pre- visioni circa la potenzialità di tratta- mento giornaliera, ovvero circa la quantità di rifiuti da trattare nell’arco del periodo contrattuale, è stato autorizzato un incremento del quantitativo giornaliero di percolato sottoporre a trattamento nella misura del 20% in più rispetto a quello previsto in bando. Un’autorizzazione, questa, che comportava un immotivato aumento dei costi per EcoAmbiente, dal momento che le quantità di percolato realmente trattate non avevano e non hanno mai raggiunto le quantità teoriche previste contrattualmente. Incremento il- lecito anche perché, in tal modo, si consentiva che la quantità di percolato da trattare dal 2013 al 2018 veniva fittiziamente fatto risultare come interamente lavorato e, per- tanto, illecitamente, con un indebito e illecito aumento dei vantaggi economici per la Gel, attestando falsa- mente in atti pubblici la quantità dei servizi resi dal privato. Tra le altre contestazioni anche quella di aver modificato l’oggetto del contratto relativo a Macchia Soprana, nel mo- mento in cui – con un atto del 18 febbraio 2013 – la Provincia di Salerno diede in gestione alla EcoAmbiente la discarica di Parapoti, insistente nel comune di Montecorvino Pugliano. Stando a quanto ipotizzato da Guarriello, l’iniziale oggetto della gara d’appalto fu esteso, arbitrariamente e illecita-

mente, anche ad altre opere che non potevano essere oggetto della mede- sima pattuizione. In buona sostanza, le nuove opere riguardavano la rea- lizzazione di un impianto totalmente diverso da quello originariamente previsto nel bando di gara. Il tutto, ovviamente, senza avviare alcuna procedura per l’aggiudica.

Per questo appalto il pm ipotizza reati che vanno dal falso ideologico, alla turbativa d’asta fino al peculato. Tra gli indagati anche Mario Capo, all’epoca dei fatti amministratore de- legato di Ecoambiente. Ancora, Gianluca De Santis, direttore gene- rale della società (assistito dagli avvocati Cecchino Cacciatore e Carmine Guadagno), che sarà ascoltato domani dal pubblico ministero. Sul registro degli indagati anche Cosimo Montefusco (responsabile unico del procedimento), Domenico Ruggiero (presidente della commissione di gara), i membri della com- missione Attilio De Nigris e Vincenzo Manzo; il direttore dei lavori Maurizio Buccella e Luca ed Aroldo Berto, legali rappresentanti della Gel spa. Ancora, sotto accusa la gara per la gestione dei servizi di logistica integrata relativamente alla movimentazione ed al trasporto dei rifiuti speciali prodotti dallo Stir di Battipaglia e dalla discarica di Campagna.

«Nonostante il capitolato prevedesse divieto di proroga», dagli atti risulte- rebbe – secondo la Procura di Sa- lerno – diverse proroghe sono state concesse all’aggiudicataria a partire dal 2014 e fino al 2017. Per questo appalto, oltre i vertici della società, ne rispondono anche Giuseppe D’Acunzi, all’epoca dirigente provin- ciale all’ambiente e presidente della commissione di gara; il commissario esterno Marco Senatore e i compo- nenti del cda della società, Sara Fa- riello e Roberto Bellizia, quest’ultimo revisore unico del consiglio di ge- stione del 2014.
Tre gli incarichi contestati: l’uno ri- guarda la consulenza per i servizi di brokeraggio assicurativo che la so- cietà Ecoambiente ha affidato alla Cbs general broker service, società attualmente in liquidazione. Il se- condo, invece, è quello per la presta- zione d’opera finalizzato alla ricerca di operatori qualificati per l’acquisto di crediti della pubblica amministra- zione in favore della società Credit Land consulting srl.
L’ultimo infine, riguarda l’affida- mento all’istituto italiano anticorruzione di Vincenzo De Prisco. Tale affidamento, sempre secondo la Pro- cura, sarebbe avvenuto in violazione del codice degli appalti.