Difensore civico al Comune, la maggioranza si spacca: no all'abrogazione - Le Cronache
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Difensore civico al Comune, la maggioranza si spacca: no all’abrogazione

Difensore civico al Comune, la maggioranza si spacca: no all’abrogazione

di Erika Noschese

E’ ancora una volta la figura del difensore civico a spaccare la maggioranza guidata dal sindaco Vincenzo Napoli. Tra i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale tenutosi ieri, infatti, le modifiche allo statuto comunale che, di fatto, prevedeva l’abrogazione della figura del difensore civico. «Non è più obbligatorio e noi preferiamo abrogare la figura del difensore civico», ha infatti dichiarato il sindaco Napoli, scatenando l’ira della “sua” maggioranza. Per il consigliere Ermanno Guerra però, il difensore civico altro non farebbe che appesantirebbe i “lavori” oltre a portare un aggravio di costi. «Negli ultimi anni c’è stata una ventata di partecipazione», ha poi aggiunto il presidente della commissione Statuto e regolamento. Per il presidente della commissione Trasparenza si parla di uno statuto che risale ormai a 27 anni fa ma, soprattutto, «non si può abrogare uno statuto mai stilato». Immediata la replica del consigliere Cammarota anche in merito alla questione relativa “ai soldi”: «Basta prenderne uno a titolo gratuito – ha detto il consigliere d’opposizione – Ecco io farei il difensore civico senza prendere soldi». Si tratta, secondo Cammarota, di una figura importante che favorisce il controllo, senza contare che alle amministrazioni comunali è concesso delegare un difensore civico provinciale o regionale. «I veri giudici saranno i cittadini – ha attaccato Dante Santoro – Il difensore civico è una figura essenziale e non è ammissibile che un mese fa è stato commissariato l’organo mentre oggi lo volete abrogare». Standing ovation per il consigliere di maggioranza Antonio D’Alessio che, al termine del suo discorso, è stato applaudito dai presenti, tra cui una delegazione del Meet Up amici di Beppe Grillo Salerno che ha contrastato il sindaco Napoli alla richiesta di abrogare la figura del difensore civico. «Lo statuto non serve a quest’amministrazione ma anche a chi viene dopo», ha infatti dichiarato D’Alessio che ha trovato consenso anche nelle parole del consigliere Gallo, contrario al l’abolizione della figura: «Dopo 10 dire alla città di Salerno che abroghiamo il difensore civico non è positivo. E’ uno strumento che tutela i cittadini». Favorevole alle dichiarazioni del sindaco Napoli il capogruppo del Psi Massimiliano Natella secondo cui in questo momento è necessario che l’amministrazione dia risposte concrete ai cittadini: «Il Comune ha tutti gli strumenti necessari alla partecipazione popolare», ha detto Natella, annunciando così che avrebbe votato parere favorevole all’abrogazione, così come gli altri due socialisti Paolo Ottobrino e Veronica Mondany. Contrario anche Pietro Stasi secondo cui la figura del difensore civico avrebbe evitato tanti “grattacapi” all’amministrazione come la vicenda che riguarda Eduardo Bruscaglin, ancora in causa con il Comune di Salerno. Duro con il primo cittadino anche il consigliere di maggioranza Naddeo: «Gli strumenti democratici non sono mai eccessivi e non si può derubricare la figura del difensore civico. Ci interroghiamo sui costi della democrazia?», si chiede Naddeo. Vota a favore dell’abrogazione – ma per l’ultima volta – il consigliere di maggioranza Di Carlo: «Il difensore civico dei cittadini sono io, siamo noi», ha dichiarato provocatoriamente. Dunque, con 20 voti contrari – tra cui quello di Stasi, Gallo, D’Alessio e Naddeo – il consiglio comunale boccia la mozione per l’abrogazione della figura del difensore civico.