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Deviazione del Fusandola: slitta l’udienza preliminare

di Andrea Pellegrino
Slitta al 22 aprile l’udienza preliminare nei confronti di dodici per le quali la Procura, ha richiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sulla deviazione del Fusandola. Ieri mattina l’udienza non si è celebrata per un difetto di notifica nei confronti di tre coinvolti. Tutto rinviato al 22 aprile – dunque – quando il Gup deciderà se istruire il processo o archiviare l’inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno. Presenti Italia Nostra, rappresentata dal professore Giuseppe Della Monica e il comitato No Crescent, assistito dall’avvocato Oreste Agosto. Assenti, invece, benché individuati come parte offesa il Comune di Salerno, la Regione Campania e il Genio Civile. La procura della Repubblica di Salerno aveva chiesto il rinvio a giudizio per dodici tecnici comunali e i tecnici di imprese private. Si tratta di Paolo Baia (componente della commissione che ha validato il progetto e direttore dei lavori), Luca Caselli (Rup dell’intervento di riqualificazione di Santa Teresa), Lorenzo Criscuolo (all’epoca Rup e direttore del settore opere pubbliche del Comune di Salerno), Salvatore De Vita (amministratore della Tekton), Ciro Di Lascio, Antonio Ilario (legale rappresentante della Esa Costruzioni), Vania Marasco (direttore dei lavori), Massimo Natale, Luigi Pinto, Antonio Ragusa (dirigente comunale), Marta Santoro, Benedetto Troisi (componente della commissione). Rispondono a vario titolo per le mancate autorizzazioni al progetto di deviazione del torrente Fusandola, falso ideologico ma anche di omissione colposa atta a far sorgere o persistere pericolo e della modifica dello stato dei luoghi.