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Denunciò di aver subito un’estorsione durante la vendita del Baia Hotel, a processo Francesco Soglia

Pieffe
Francesco Soglia, ex patron del Baia Hotel dovrà affrontare il processo per difendersi dall’accusa di calunnia. Ieri mattina, il Gup (Giudice per le udienze prelimonari) del Tribunale di Salerno ha rinviato a giudizio l’imprenditore salernitano per una vicenda legata alla vendita del noto albergo di Vietri sul Mare. Francesco Soglia, aveva denunciato di aver subìto un’estorsione nella fase di vendita dell’Hotel al Gruppo Marinelli. Nel dettaglio, all’epoca, Soglia raccontò che gli accordi per la vendita dell’albergo prevedevano la cessione della struttura per un prezzo pari 26 milioni di euro, ma pochi giorni dopo il contratto fu firmato per circa 20 milioni. Soglia accusò Carmine e Giampiero Marinelli di essere i mandanti di un’intimidazione finalizzata a far scendere il prezzo e indicò in un altro costruttore, il nocerino Giovanni Citarella, l’amico che prima avrebbe fatto da intermediario e poi avrebbe cercato di entrare in proprio nell’affare, assistendo inoltre alle minacce. A seguito della denuncia fu avviata una attività investigativa che non portò ad alcun riscontro delle accuse formulate. Gli investigatori ricosruirono che il ribasso sul prezzo iniziale poteva essere giustificato con le difficoltà economiche del venditore, indotto per questo ad accelerare le procedure d’incasso. Francesco Soglia, assistito dall’avvocato Marco Martello, comparirà dinanzi ai giudici della seconda sezione penale a fine ottobre. pieffe