De Magistris:« I partiti hanno paura di fare le rivoluzioni» - Le Cronache
Cronaca

De Magistris:« I partiti hanno paura di fare le rivoluzioni»

 « Qualcuno li definisce antipolitica, ma è la politica più fresca, più innovativa, che in questo momento c'é nel Paese» . E' quanto ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris a margine del convegno "Partiti e Movimenti, quale rapporto a sinistra", che si è svolto  all'interno del Salone Bottiglieri di Palazzo Sant'Agostino. Il primo cittadino partenopeo si è soffermato a parlare dei  movimenti
civici che stanno nascendo nel Paese a causa del comportamento messo in
atto negli ultimi anni da tutti i partiti politici italiani. « I
movimenti fanno bene anche ai partiti che costringono a rinnovarsi.
Anche noi abbiamo deciso di tramutare in movimento l'esperienza di
Napoli con il movimento Arancione che non è contro i partiti ma è
distante dai partiti in questo momento. Io ora sto costruendo ma ho
scassato quando sono diventato sindaco. Adesso stiamo costruendo un
nuovo modo di fare politica. Quello che mi affascina di più – ha detto
De Magistris – è cambiare governando. Oggi dobbiamo far riscoprire la
voglia ai cittadini di essere partecipi alla vita politica del nostro
Paese perchè le rivoluzioni pacifiche le fanno le persone e non i
partiti. Bisogna suscitare la voce dei cittadini, di coloro che non
hanno potere perchè i partiti non le faranno mai in quanto hanno paura» .
Non è mancato un riferimento critico nei confronti del suo collega
di Firenze Matteo Renzi: « Può anche dire una cosa giusta ma lui sulla
vicenda di Pomigliano si è schierato con Marchione mentre io con i
lavoratori» . Parlando di contenuti il primo cittadino di Napoli ha
affrontando il problema della sicurezza nelle città esprimendo
un'opinione diversa da quella del sindaco De Luca. « Essa non si
garantisce militarizzando ma concedendo ai cittadini gli spazi pubblici
perchè il bene comune non deve mai appartenere ai privati, né agli
Stati, né ai Comuni, ma alle comunità . Occupare gli spazi significa
anche allontanare la criminalità , perché gli spazi liberi diventano
della gente che sa bene come salvaguardarli per renderli più sicuri per
tutti» . Più politico è stato il discorso del sindaco di Bari,
Michele Emiliano, che non ha risparmiato critiche al suo partito, il Pd,
spiegando anche le ragioni che più di una volta l’hanno spinto a
distinguersi dalle decisioni prese dai vertici romani. « Io ho
sostenuto la candidatura a sindaco di Napoli di De Magistris e quella di
Orlando a Palermo nonostante la posizione diversa del Pd perchè credo
che ci sia bisogno in Italia di persone che rappresentino realmente la
volontà popolare. I movimenti sono importanti anche per questo perchè
nascono per volontà di comuni cittadini che non credono più ai partiti.
Tra qualche giorno – ha annunciato Emiliano – si svolgerà a Lamezia
Terme una conferenza  del Pd sul Sud: credo che in pochi ci andranno, io
forse no» . Parlando sempre di Pd Emiliano ha fatto una battuta sulle
primarie. « Temo che saranno come X-Factor ossia più una sfida tra
persone e non per il cambiamento del Paese. Anche per questo i cittadini
si avvicinano ai movimenti perchè non si può cercare la società civile
solo in campagna elettorale» . Al convegno erano presenti molti
esponenti salernitani del Pd come il consigliere regionale Anna Petrone,
i sindaci di Giffoni Valle Piana e Buccino, Paolo Russomando e Nicola
Parisi, l'ex primo cittadino di Serre Palmiro Cornetta, l'ex sindaco di
Bellizzi Mimmo Volpe e numerosi consiglieri comunali. Presente in sala
anche il consigliere provinciale Simone Valiante. Tra i più critici
verso le scelte del suo partito è stato il sindaco Russomando, che alle
primarie sostenerà Matteo Renzi. « Vengo da un partito dove i dirigenti
chiamano le persone per farle andare alle manifestazioni e queste ultime
vanno più per fare un piacere e non perchè ci tengono veramente. Nei
partiti non ci sono stati cambiamenti in questi anni ed anche per questo
nascono i movimenti» . Insomma, la presenza di molti esponenti  del
Pd al convegno è stata la dimostrazione che qualcosa di diverso dal
partito di Bersani potrebbe nascere anche in provincia di Salerno. Chissà
che  alle prossime elezioni alcuni dei presenti non li vedremo
candidati proprio nel movimento Arancione di Luigi De Magistris.