Un’apertura col botto per De Luca. Centinaia di persone hanno aspettato l’intervento di Enzo Napoli candidato a sindaco e del governatore della Campania Vincenzo De Luca all’evento di apertura di campagna elettorale organizzato al Grand Hotel Salerno. «Bisogna capire se vincere il 5 giugno e portare avanti questo cambiamento rivoluzionario oppure rassegnarsi ad un lento declino privo di futuro» dice l’ex sindaco sprondando la sua gente ma soprattutto i candidati delle sei liste a sostengno di Napoli. «I voti vanno conquistati uno ad uno e casa per casa» continua il leader della sinistra salernitana «dobbiamo mantenere la massima attenzione fino all’ultimo». L’intervento del governatore è deciso e puntuale, e pieno di stimoli ai sostenitori e ai candidati invitandoli a «non dormire all’impiedi» perchè le «campagne elettorali si fanno e non sono passeggiate nei prati fioriti». De Luca spiega il perchè del suo intervento in questa tornata amministrativa e dice «sentivo il dovere di chiedere ai miei concittadini di votare per Enzo Napoli – e quindi – lui guiderà un processo di transizione per poi cedere ad una nuova generazione poichè noi abbiamo già dato». Stoppa anche il mercanteggiare che molti candidati stanno facendo intorno alle future nomine assessorili in caso di vittoria. «Solo il Sindaco eletto nominerà gli assessori così come ho fatto io in regione» fa sapere ai suoi e lancia anche la sfida «chi vuole fare il parassita è meglio che se ne va o lo cacceremo noi». Ma De Luca racconta soprattutto le cose fatte nei 20 anni in città. Illustra il modello Salerno fatto di lavoro, dedizione e realizzazione delle idee. «Lo sto esportando in tutta la regione» afferma soddisfatto. Non si chiede la riconferma solo per le cose fatte ma ora bisogna parlare alle nuove generazioni e spiegare loro cosa è stato fatto in questa città e soprattutto qual’è l’obiettivo del futuro. «C’è da spendere un miliardo di euro per Salerno in grandi opere che serviranno a dare 10mila posti di lavoro ad una intera generazione». L’ex sindaco ricorda come agli inizi degli anni 90 la città si fosse svuotata delle grandi industrie e si è dovuti pensare ad una nuova Salerno «e noi immaginammo una città turistica». E dice «avevamo un albergo alle chiancarelle, questa era la città». Oggi, secondo De Luca, la città può competere con le migliori capitali europee grazie a questo disegno innovativo e concreto fatto di infrastrutture e opere di arte contemporanea realizzate e da realizzare (come piazza della Concordia, il fronte del mare come la spiaggia santa Teresa, la zona orientale con resort, alberghi e strutture sportive ). Anche sul fronte ambientale il governatore rivendica la paternità dei 20 parchi urbani in una sola esperienza amministrativa, facendola divenire la città più ambientalista d’Italia, dice. Dopo l’interminabile elenco di opere pubbliche realizzate, spiega che manca solo il palazzetto del sport da terminare (a causa del fallimento dell’impresa costruttrice) e che sarà migliore del Palalottomatica con ben 8mila posti a sedere. «Abbiamo preso una città arrivata dal dopoguerra e l’abbiamo resa splendida facendo mille abbattimenti, dal ponte della ferrovia di Torrione al cementificio che inquinava il tutto in un anno e mezzo» mentre a Napoli «stanno da 30 anni per riqualificare Bagnoli». E si sofferma a lungo sul problema della sicurezza. «Accogliamo a braccia aperte emigranti e profughi da tutto il mondo ma qui si rispettano le regole e chi non intende rispettarle lo cacceremo via e non dovrà più tornarci» puntualizza. «Metteremo 100mila euro per il turno serale dei vigili urbani» ma sollecita le Forze dell’Ordine a fare molto di più perchè «non vogliamo che nessuno tocchi le nostre donne».
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