di Andrea Pellegrino Un ventennio deluchiano in due ore di comizio. Vincenzo De Luca in Piazza Portanova ha raccontato la “sua” Salerno, partendo dalla riqualificazione della Rotonda fino ad arrivare naturalmente a Piazza della Libertà ed al Crescent rappresentati in un nuovo plastico – con tanto di illuminazione led – che sarà ora visibile per qualche giorno nella sala Capitol di corso Vittorio Emanuele. De Luca sostanzialmente lancia il suo guanto di sfida, ma senza fare nomi, né cognomi, né sigle di partito. Ma i suoi obiettivi sono, nell’ordine, la soprintendenza, ed in particolare Gennaro Miccio – che di recente sul Pua di Santa Teresa ha espresso il suo “preavviso di diniego” all’autorizzazione paesaggistica (e che ora dovrà pronunciarsi nei tempi stabiliti definitivamente) – la Procura della Repubblica che sul Crescent sta indagando da tempo e che ora vorrebbe tutti rinviati a giudizio per vari reati; ed infine i comitati e le associazioni che da anni si battono contro la realizzazione della mezza luna di Bofill. E lo fa, per la prima volta, chiedendo l’aiuto alla città di Salerno. «Noi potevamo metterci solo la vita – ha detto – voi difendente questa città». E con una carrellata di foto che mostrano il prima e il dopo l’avvento deluchiano, il sindaco ricostruisce il suo percorso amministrativo e dice: «I giovani credono che Salerno è stata sempre così. Ed, invece, alla rotonda c’era il mercato; a Pastena lo scasso; invece del Grand Hotel il cementificio con l’amianto; e naturalmente le chiancarelle a Santa Teresa, che era un’area completamente cementificata e che non ha mai visto il mare». Una città europea, annuncia De Luca che già vede – quando si realizzeranno le spiagge da Santa Teresa fino al Marina d’Arechi – una «nuova Rio». Sempre che il Crescent e Piazza della Libertà vengano realizzati così come sono. «Queste opere – afferma – porteranno soldi e sviluppo e lavoro. E noi non ci fermeremo. Avremo il traffico di visitatori che registriamo per Luci d’Artista, ogni giorno». E poi annuncia: «Pensate se in questa piazza venga realizzato lo spot dell’ultima Ferrari. Abbiamo già avuto qualche contatto con Luca Cordero di Montezemolo». Neppure un mínimo accenno all’opposizione, completamente assente alla presentazione, ad eccezione di una luce accesa della sede di Forza Italia che sovrasta piazza Portanova. Stessa indifferenza per gli oppositori civici. «Voglio – dice rivolgendosi alla gente – che voi stessi vi rendiate conto guardando il plastico di come sarà quest’opera. E che voi poi riuscirete a convincere chi è scettico davanti a ciò». Gli unici attacchi sono rivolti ai suoi predecessori: «Salerno aveva una classe dirigente politica squallida che ha portato al degrado questa città». Ed un breve passaggio su Caldoro: «Una sceneggiata quella sulla metropolitana. E’ stata chiusa senza un perché ed è stata aperta senza un perché. Io – prosegue – mentre qualcuno mi rompeva le scatole sul doppio incarico quando ero al Governo, sono riuscito a completare ed attivare la metropolitana di Salerno». A sostegno del sindaco De Luca, in piazza, gran parte della sua squadra amministrativa, nonché della segreteria provinciale del Partito democratico. Nessun onorevole, o pezzo da “novanta”, ad eccezione del neo consigliere regionale Enrico Coscioni. Ultima curiosità: dalle opere pubbliche scompare definitivamente il porticciolo di Pastena.
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