De Luca, dirigenti per uscire da commissariamento della sanità - Le Cronache
Ultimora

De Luca, dirigenti per uscire da commissariamento della sanità

De Luca, dirigenti per uscire da commissariamento della sanità

“Noi siamo commissariati dal 2009 e vogliamo uscirne entro il 2017. Ma per riuscirci ci vuole una sfida al limite di pazzia. Per questo dobbiamo correre e trovare dirigenti all’altezza”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, commentando in aula la legge, poi approvata, sulla semplificazione delle nomine dei direttori generali della Asl. Replicando alle opposizioni, il governatore ha detto: “Io non voglio più nominare e prorogare i commissari, perché la situazione sta diventando delicata. Voglio rientrare nell’ordinario, non si può procedere all’infinito con commissari. E ora c’è urgenza, perché essendo stato approvato il piano ospedaliero bisogna adeguare gli atti aziendali al piano ospedaliero e bisogna muoversi, perché si tratta di atti decisivi per attuare il piano ospedaliero”. “Il presidente della giunta regionale – ha detto De Luca – nomina già i direttori, con la differenza che se c’è una nomina diretta si sa anche chi ne è responsabile. Tutte le nomine saranno poste all’attenzione di consiglio e inviate alla commissione consiliare competente. Puntiamo a selezionare sempre tra i migliori e infatti terremo l’albo sempre aperto, aggiornandolo ogni due mesi invece che ogni due anni”. “In più – ha aggiunto De Luca rivolgendosi ai consiglieri regionali in aula – se ognuno di voi volesse darmi anche in via informale indicazioni di persone che abbiano dimostrato capacità di lavoro sono pronto ad ascoltarle”. De Luca ha ricordato che la trasparenza nelle nomine “è un obiettivo che cerco di raggiungere da vent’anni. Nel 2000 la giunta di centrosinistra ebbe uno scontro duro con dei miei colleghi sui temi della sanità e ambiente perché nella notte di Capodanno del 2000 fu fatta una tornata di nomine di manager e nel secondo ospedale della Campania arrivò uno che, mi venne detto, era in quota socialista. Si chiamava Giacomo Di Palo il cui curriculum riportava l’attività di cancelliere di tribunale. Insomma, l’ospedale lo ha visto solo se si è operato alla prostata e non distinguerà una sala bingo da una sala operatoria. Nel passato è stato nominato manager un capitano dell’esercito e un vicesindaco di Angri che era anche consigliere politico del presidente della Provincia di Salerno. Io ho combattuto ampiamente contro la lottizzazione nella sanità. Mi pare esagerato che vogliate fare una crociata sulla trasparenza: noi non abbiamo mercati di primari da fare, non è da fare a me la contestazione sui primari moltiplicati come i pani e i pesci”.