De Francesco: “La figura del farmacista rivalutata dall’opinione pubblica durante la pandemia” - Le Cronache
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De Francesco: “La figura del farmacista rivalutata dall’opinione pubblica durante la pandemia”

De Francesco: “La figura del farmacista rivalutata dall’opinione  pubblica durante la pandemia”

di Monica De Santis

Il farmacista come un medico di famiglia, come una persona di cui potersi fidare e a cui chiedere un consiglio quando serve. E’ questa la descrizione che la maggior parte delle persone da quando gli si chiede di parlare del proprio farmacista. Una figura professionale che in questi lunghi mesi di pandemia è diventata ancor più importante nella vita di molti, perchè mentre tutte le attività commerciali venivano chiuse le farmacie rimanevano aperte, prestando il proprio servizio così com’è sempre stato. Lavoro, quello del farmacista che continua ad essere svolto con molta dedizione ogni giorno, ancora oggi… “Non solo i farmacisti, ma tutte le figure sanitarie, in questi mesi di emergenza, sono state rivalutate dai cittadini. – racconta il dotto Ferdinando Maria De Francesco, presidente dell’ordine dei farmacisti di Salerno – Credo che siamo riusciti a dimostrare che il nostro sistema sanitario, se pur con qualche pecca, è decisamente migliore di quello di molti altri Stati non sono europei”. Abbiamo parlato delle farmacie che sono rimaste sempre aperte anche durante il primo lockdown, sono stati molti i cittadini che si sono rivolti a voi, anche solo per avere dei consigli semplici… “Il farmacista è sempre stata una figura importante nella vita di ogni persona, soprattutto di quelle più anziane, anche perchè diciamolo lo si trova disponibile quasi 24 ore al giorno se si considera che a turnazione le farmacie restano aperte anche di notte. Una figura che possiamo dire si dava anche un po’ per scontata. Certo durante il lockdown, il numero di persone che si rivolgeva al proprio farmacista per un consiglio è un po’ aumentato, ma era prevedibile vista l’eccezionalità della situazione. Ma ciò che mi preve evidenziare è che è aumentata la consapevolezza da parte non solo dei cittadini, ma anche dell’opinione pubblica del lavoro e del servizio che viene offerto dai miei colleghi”. Ed oggi com’è la situazione? “Stiamo rientrando in parte nella normalità, anche se dobbiamo constatare che ci sono molte persone che si stanno rivolgendo a noi per farsi stampare il green pass. Ecco vorrei dire a tutti coloro che hanno un computer oppure un cellulare di non andare dal farmacista per avere il green pass, noi siamo a disposizione sempre e comunque, ma questo è un servizio che offriamo soprattutto agli anziani e a coloro che non hanno mezzi tecnologici adeguati, se tutti vanno in farmacia per stampare il green pass, capirete bene che si creano code inutili, si allungano le file e si creano anche assembramenti inutili”. I servizi che voi farmacisti state offrendo in questi mesi però sono anche altri, ad esempio molti di voi si sono offerti come volontari per la campagna di vaccinazione, è vero? “Questa è stata una scelta, fatta in maniera volontaria da molti colleghi o titolari di farmacie o che lavorano presso delle farmacie, che viste le difficoltà iniziali nel trovare medici a sufficienza per la somministrazione dei vaccini, hanno ritenuto giusto, mettere a disposizione il tempo libero per velocizzare la campagna di vaccinazione. Sul territorio di Salerno abbiamo avuto una buona adesione, ovviamente non abbiamo dei numeri precisi, anche perchè ci sono stati giorni in cui abbiamo avuto più colleghi disponibili e giorni meno. Tutto dipendeva e dipende ovviamente dal lavoro e dal tempo libero che ognuno ha. Però come dicevo sul territorio salernitano abbiamo avuto una buona adesione, soprattutto in quei centri della provincia che hanno maggiore difficoltà perchè troppo distanti dai centri più grandi. Quindi abbiamo fatto un lavoro di agevolazione per la cittadinanza e per la campagna vaccinale, che in questo modo si è svolta e si sta svolgendo in maniera più rapida. A tal proposito voglio ancora una volta ringraziare tutti i colleghi che si sono adoperati per somministrare i vaccini”