Dal baratro al poker: la Salernitana respira - Le Cronache
Salernitana

Dal baratro al poker: la Salernitana respira

Dal baratro al poker: la Salernitana respira

di Fabio Setta

SALERNO. Sul fondo del baratro sotto di due gol, nel momento più nero della stagione, con cuore e grinta la Salernitana è stato in grado di riprendere la partita in poco più di 17’. Dopo un inizio horror, in totale confusione e con tanti errori, sfruttando tre calci piazzati la squadra di Sannino prima dell’intervallo è stata brava a ribaltare il match. Prima il gol di Perico al 32’ sugli sviluppi di una punizione, poi un calcio di punizione di Coda al 45 e infine il primo rigore stagionale, concesso per fallo su Perico, realizzato da Vitale. Tre gol di pura rabbia e agonismo, più che di gioco e di idee grazie anche all’espulsione di Meccariello al 40’ per fallo su Odjer subentrato al posto di Busellato. Una reazione che ha salvato la panchina di Sannino, apparso però ancora in confusione senza avere più forse il polso della squadra. Esemplificativo il cambio di modulo dopo nemmeno quindici minuti. Dal 4- 4-2 con Rosina e Improta esterni al 4-3- 1-2 con l’ex Catania dietro le punte e Improta interno di centrocampo per poi tornare al 4-4-2 a inizio ripresa Sia con un modulo sia con l’altro la Salernitana ha lasciato subito il campo alla Ternana che in cinque minuti dal 23’ al 28’ si è portata sul 2-0. Al 23’ Falletti apre per Defendi: cross per Palombi e gol. Poi dopo cinque minuti Della Rocca perde palla e proprio Falletti ha fulminato Terracciano dalla distanza. Salernitana in netta difficoltà. Zero gioco, zero idee zero palle recuperate Ma a volte basta un episodio. E il gol di Perico ha indubbiamente avuto il merito di riaccendere la partita in un primo tempo con cinque gol, che però non sono stati sinonimo di spettacolo e bel calcio. Le difficoltà granata però anche in vantaggio e in superiorità numerica non sono però diminuite nella ripresa. Ai granata è bastato accelerare una volta per chiudere la partita. Al 70’ Coda tiro dal limite, Di Gennaro ha respinto sui piedi di Rosina che non ha potuto sbagliare, ritrovando la via del gol dopo dieci giornate. Un segnale di speranza in chiave futura, al termine di un match in cui di buono ci sono sicuramente i tre punti. Ma anche la certezza che dopo 14 giornate questa squadra non ha un’identità né un’idea precisa di gioco. E purtroppo non si giocherà sempre contro la difesa della Ternana.