Da Positano, la sfida di Salvini alle tre D: «Mandiamoli a casa» - Le Cronache
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Da Positano, la sfida di Salvini alle tre D: «Mandiamoli a casa»

Da Positano, la sfida di Salvini alle tre D: «Mandiamoli a casa»

di Andrea Pellegrino

Felpa Positano e pranzo al Chez Black, dopo la visita alla Villa Romana. La tappa, in terra salernitana, per Matteo Salvini è successiva a quella di Sorrento. Ieri il leader della Lega ha incassato il sostegno di due sindaci. Uno è Michele De Lucia, primo cittadino di Positano. La Lega approda direttamente in Costiera Amalfitana e prepara la scalata in vista delle elezioni regionali. «Qui abbiamo dobbiamo mandare a casa tre persone – dice Salvini – De Luca, De Magistris e Di Maio». Le tre D che l’ex ministro dell’Interno segna sull’agenda nera. Tira la volata a Stefano Caldoro e chiude (quasi) la partita interna al centrodestra in Campania (trattative di Carfagna comprese): «E’ stato un ottimo amministratore, si decide insieme». L’ex governatore azzurro ringrazia e riscalda ulteriormente i motori in vista del prossimo appuntamento elettorale: «Ringrazio Matteo Salvini per le parole di apprezzamento rispetto alla attività svolta in Regione. Per il futuro, condivido in toto le sue parole: decide la squadra». Salvini va all’attacco di De Luca: «Qui non c’è bisogno di showman ma di amministratori capaci. Non è possibile che qui ci sia il 70 per cento di raccolta differenziata e ci sia mezza Campania in perenne emergenza rifiuti che muore di cancro per le ecoballe e i rifiuti tossici – ha aggiunto l’ex ministro dell’Interno -. Non è possibile che a distanza di pochi chilometri ci sia l’eccellenza e la fame e la disperazione. Non c’è bisogno di show man, c’è bisogno di amministratori competenti e capaci». Ma nel salernitano manca ancora un coordinamento, dopo lo smantellamento fisico e politico della struttura in capo a Mariano Falcone. Sull’uscio ci sono altri esponenti politici pronti a salire sul Carroccio, tra cui il consigliere regionale e sindaco (decaduto) di Pagani, Alberico Gambino. Nelle prossime ore dovrebbe esprimersi il commissario Molteni, inviato direttamente da Salvini dopo le dimissioni di Volpi nominato al vertice del Copasir. I maggiori ‘azionisti’ per ora restano l’ex rettore Aurelio Tommasetti (che sigla anche l’operazione De Lucia) e l’eurodeputata Lucia Vuolo. In mezzo c’è l’ex assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano, in pole per l’incarico di commissario provinciale.