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Da bambina timida e introversa a campionessa sul ring

di Pina Ferro
Da bimba timida ed introversa a campionessa dii Boxe. Miriam Tommasone 18 anni, è oggi l’orgoglio della sua terra e della Campania. La giovane studentessa, più volte salita sul podio delle varie competizioni a cui ha partecipato, vive a Pompei con la sua famiglia. Quattro volte campionessa italiana. Reduce da un’esperienza sportiva in Polonia dove sul ring ha combattuto, come lei stessa tiene a sottolineare, “mettendoci il cuore”. Oltre alpi Miriam ci è arrivata con la federazione pugilistica italiana di cui fa parte da oltre cinque anni. A quanti anni sei salita sul ring per la prima volta? «Io faccio pugilato da quando avevo sette anni, ora ne ho quasi 19. Da piccola avevo molte fobie: non uscivo da casa, non mi piaceva uscire con gli amici, avevo paura di tutto». Quindi il ring è stata la tua terapia? «Esattamente. A causa di tutte le mie paure ero stata anche da uno psicologo. E’ stata la boxe ad aiutarmi tanto, ha aumentato la mia autostima». Hai scelto tu la boxe o la boxe ha scelto te? «Entrambe. Io sono entrata in palestra giusto per imparare qualcosa per una difesa persona. Poi un giorno il maestro mi ha detto “Miriam ma perchè non provi, io vedo che dentro i tuoi occhi ci sta il carattere”. In un primo momento dissi “no maestro, non è per me. Non è per me. Poi mi sono messa i guantoni e da quel momento. La boxe è la mia passione, non posso più farne a meno. Ho fatto pugilato anche perchè ho seguito i miei fratelli. Io ho due fratelli, uno più grande e l’altro più piccolo. Volevo fare quello che facevano loro. Mai avrei immaginato di diventare campionessa o di appassionarmi così tanto a questo sport. La boxe, il pugilato non è assolutamente tutto quello che dicono gli altri. Se ci metti il cuore è meraviglioso». I tuoi prossimi impegni? «Io ora sono passata dalla categoria under 18 alla under 22, quindi penso che ci saranno i mondiali. Ovviamente voglio arrivarci con tutte le mie forze voglio arrivarci. E poi, ovviamente, punto alle prossime olimpiadi».