Cstp, cassa integrazione: o è accordo o bufera - Le Cronache
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Cstp, cassa integrazione: o è accordo o bufera

Cassa integrazione: oggi è il dentro o fuori per il Cstp. Questa mattina, presso la sede di Palazzo Luciani, avrà luogo l’ultimo confronto tra azienda e sindacati in merito ai criteri d’applicazione dell’ammortizzatore sociale in deroga che tanto distanti vede le parti. Una situazione dettata anche dalla scelta aziendale di tenere fuori dal provvedimento alcune figure professionali, in larga parte facenti parte del settore amministrativo operante proprio nella sede centrale. Su questo punto, però, potrebbe essere trovata l’intesa, passando dagli attuali 14 “intoccabili” a soli tre che non rientrerebbero nella cassa integrazione, ovvero i componenti del settore ragioneria, l’unico effettivamente insostituibile per l’azienda alla luce degli impegni con il tribunale fallimentare da rispettare. Nulla da fare, invece, per la questione delle consulenze esterne e delle integrazioni aziendali alla quota di cig. Nel caso in cui azienda e sindacati non dovessero addivenire ad una intesa, ci sarebbe il passaggio presso la Prefettura, anticamera dell’indizione dello sciopero.
Ricapitalizzazione. Finalmente la Provincia si è svegliata. Il prossimo 14 febbraio si terrà il tanto agognato consiglio provinciale, che sarà monotematico, sulla ricapitalizzazione del Cstp. Una decisione che giunge dopo la richiesta del presidente del collegio dei liquidatori, Mario Santocchio, che nella giornata di mercoledì ha inviato una nota ai Comuni ancora inadempienti sotto questo aspetto, auspicando una produzione delle delibere entro il 15 febbrario «al fine di poterle produrre agli atti da presentare con il piano concordatario il prossimo 22 febbraio».
A darne l’annuncio, l’assessore ai trasporti della Provincia, Luigi Napoli, il quale ha affermato di «voler tranquillizzare l’assessore ai Trasporti del Comune di Salerno, Luca Cascone che si mostra preoccupato circa l’intenzione della Provincia a ricapitalizzare il Cstp. L’assise avverrà in largo anticipo sui termini previsti e, cioè, entro 45 giorni dalla pubblicazione della delibera assembleare da parte della Camera di Commercio, avvenuta 14 gennaio. Il nostro è un impegno determinante e coerente nel tempo, mentre non si può dire lo stesso da parte di chi sembra essere più interessato a strumentali speculazioni elettorali che al destino dei lavoratori del Cstp». Pronta la replica di Cascone: «Mi compiaccio nel constatare di essere riuscito a fare strumentalizzazione politica pur non enfatizzando come gli enti ancora inadempienti appartengano tutti all’area politica dell’assessore provinciale e noto con piacere come vedremo la delibera provinciale di ricapitalizzazione solo con il congruo anticipo di 7 giorni prima di presentare il piano concordatario al Giudice: meglio tardi che mai…ora aspettiamo gli altri soci».