Crescent, Rainone pagherà la piazza. In Cassazione il ricorso dei pm - Le Cronache
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Crescent, Rainone pagherà la piazza. In Cassazione il ricorso dei pm

Crescent, Rainone pagherà la piazza. In Cassazione il ricorso dei pm

di Andrea Pellegrino

Rainone pagherà gli oneri di urbanizzazione in cinque rate al Comune di Salerno. Un milione subito ed il resto rateizzato e coperto da polizza fideiussoria. Per un totale di 5 milioni e 900mila euro circa. Questo subordinato all’emissione dei nuovi permessi per il Crescent e al dissequestro dell’opera di Santa Teresa. Il giudici della seconda sezione penale (Siani presidente, Cantillo e Trivelli) hanno accolto l’istanza presentata dalla società Crescent srl, assistita dall’avvocato Lorenzo Lentini, ribaltando così la precedente bocciatura al dissequestro dell’opera disegnata da Bofill. Nonostante pendano due ricorsi in Cassazione – l’uno presentato dalla stessa società Crescent e l’altro dalla Procura (anche questa si era oppostta alla riapertura del cantiere), il collegio ha ritenuto di accogliere le tesi della società che sta realizzando parte della mezza luna, togliendo i sigilli dopo due anni di stop. Una riapertura condizionata però dal rilascio dei nuovi permessi a costruire da parte del Comune di Salerno che avrebbe, però, dato già il via libera alla nuova procedura, con tanto di calcolo degli oneri di urbanizzazioni a carico delle imprese aggiudicatarie dei diritti di edificazione del Crescent. In tutto 6 milioni e 700mila euro, di cui l’88 per cento in capo alla Crescent srl ed il restante in capo alla Sist srl, titolare di una porzione di suolo dell’emiciclo di Santa Teresa. Serviranno in gran parte alla realizzazione della piazza monumentale (piazza della libertà) così come riportato nell’originario contratto.
Ora la Crescent srl di Eugenio Rainone dovrà presentare il pagamento della prima rata, la polizza e i rispettivi permessi di costruire. Poi, salvo ulteriori imprevisti, i lavori potranno riprendere. «E’ con grande soddisfazione – spiega l’avvocato Lorenzo Lentini – che accogliamo il dispositivo che arriva dopo quattro anni di giudizi. Riparte – prosegue l’amministrativista – una delle opere più rilevanti del fronte del mare di Salerno. Finalmente l’opera viene restituita ai cittadini».
Di tutt’altro avviso i rappresentanti del comitato No Crescent e di Italia Nostra: «Nostra battaglia prosegue – dice l’avvocato Oreste Agosto – siamo tranquilli e certi che si tratta di un’opera abusiva. Nell’attesa di conoscere gli esiti sull’inchiesta sul Fusandola e sulle concessioni demaniali andremo avanti con serenità».
Il 19 gennaio, intanto si torna in aula per una nuova udienza del processo Crescent, che vede tra gli imputati anche l’attuale governatore della Campania Vincenzo De Luca.
Intanto ieri mattina a Palazzo di Città, sono scaduti i termini per la presentazione delle domande alla gara per i lavori di messa in sicurezza della Piazza e sono 22 le aziende che hanno chiesto di partecipare.