Crescent: «Esposto contro Miccio e Cantisani» - Le Cronache
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Crescent: «Esposto contro Miccio e Cantisani»

Crescent: «Esposto contro Miccio e Cantisani»

di Andrea Pellegrino

L’ordinanza di rigetto dell’istanza di revoca del sequestro preventivo del Crescent è chiara e non lascia troppo spazio alle interpretazioni. Il collegio giudicante (composto da Antonio Cantillo, Mariano Sorrentino ed Ennio Trivelli) ha rimarcato tutte le violazioni urbanistiche compiute e contestate nel corso del processo in atto nei confronti di costruttori, tecnici, amministratori locale e dell’ex sindaco, oggi governatore della Campania Vincenzo De Luca. E non solo. Anche gli ulteriori atti amministrativi compiuti non sarebbero serviti per sbloccare l’opera di Santa Teresa. Dunque, tanto il nuovo parere dell’ex soprintendente Miccio (che ha taglia le due torri e l’edificio Trapezio e riduce l’altezza del condomino privato) quanto le altre autorizzazioni comunali rilasciate per la formazione del nuovo Pua di Santa Teresa. E non avrebbe convinto il collegio neppure l’ipotesi di dissesto finanziario della Crescent srl e del Comune di Salerno in caso di ulteriore stop dei lavori per il completamento della mezza luna di Bofill. Ora, pare che i Rainone abbiano già predisposto appello all’ordinanza, richiedendo dunque nuovamente il dissequestro dell’opera ma dall’altra parte comitato No Crescent ed Italia Nostra sono pronti per una nuova offensiva. A finire sotto accusa ora sono Miccio (ex soprintendente di Salerno) e la Cantisani (dirigente del settore trasformazioni urbanistiche del Comune di Salerno, nonché compagna di Vincenzo De Luca). «Hanno commesso un abuso rilasciando il permesso senza la dovuta documentazione (Miccio) e le autorizzazioni senza la completa titolarità dell’area (Cantisani). Tutto questo sarà raccolto in un ricco dossier che in questi giorni presenteremo alla Procura di Salerno, sottoponendo anche il corposo ricorso al Tar presentato contro il nuovo Pua di Santa Teresa». Naturalmente i componenti del comitato si dicono soddisfatti della decisione della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno: «Siamo felici di aver avuto un collegio giudicante di altissimo profilo. Dalle osservazioni fatte si evince la grande competenza e la capacità di aver inquadrato tutte le vicende». Ma la battaglia prosegue a suon di ricorsi ed esposti e sulla Cantisani, in particolare, vogliono vederci chiaro: «Sarà oggetto di un nostro esposto: vogliamo chiarire i rapporti tra la dirigente ed il neo governatore Vincenzo De Luca, già sindaco decaduto di Salerno. Non fosse altro che la dottoressa Cantisani guida un settore strategico del Comune di Salerno». Il processo intanto sul Crescent prosegue ed il 14 luglio ci sarà una nuova udienza. L’opera resterà sequestrata e la vicenda sarà approfondita in sede dibattimentale del processo in corso.