Crescent, al?Tar per sboccare il primo settore - Le Cronache
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Crescent, al?Tar per sboccare il primo settore

 Mentre il Crescent cresce a vista d’occhio ed innalza sempre più il suo maestoso colonnato, per il settore uno occorre tornare al Tar di Salerno. E da parte della Crescent Srl c’è già la richiesta di riesame dell’istanza cautelare che obbligava la società a realizzare i lavori fino al piano strada. Insomma ora che il Consiglio di Stato ha, in attesa delle tre verificazioni, autorizzato il prosieguo dei lavori e considerata la volontà anche da parte del Comune di lavorare giorno e notte al cantiere di Santa Teresa, l’unico inghippo resterebbe collegato alla prima istanza cautelare sul sesto permesso per la realizzazione del primo settore. Ma entro venti giorni l’organo di giustizia amministrativa dovrà pronunciarsi ancora una volta sulla mezza luna di Bofill. L’istanza sarebbe già pronta e depositata da parte dei legali della Crescent Srl (si tratta degli avvocati Mario Sanino, Lorenzo Lentini e Paolo Voza). Una nuova tappa ma con la spada di Damocle del Consiglio di Stato che pende sempre sull’opera che allo stato prosegue i lavori “a rischio e pericolo” da parte della Crescent e del Comune di Salerno. Sul punto, infatti, i giudici di Palazzo Spada sono stati chiari: in caso di vizi non sanabili, riscontrati dalla verificazioni, i lavori si sospenderanno e le opere abusive andranno giù. Ma allo stato le opere sarebbero già ben oltre il livello della piazza della Libertà. Ci sarà da aspettare solo la decisione del Tar per quanto riguarda il primo settore poi tappa definitiva sarà la pronuncia finale del Consiglio di Stato.
Ma nel contempo gli occhi sono puntati anche in Procura dove pendono due procedimenti giudiziari sul cantiere di Santa Teresa. Il primo riguarderebbe proprio il Crescent, l’altro (più recente) quello sui crolli di Piazza della Libertà. S’attendono le perizie dei tecnici che dovranno stabilire, in particolare, la causa e le responsabilità dei cedimenti di parte del solaio della mega piazza sul mare. I tempi non dovrebbero essere così lunghi. Ed anche il procedimento sul Crescent dovrebbe chiudersi, a quanto pare, a stretto giro.
Infine le verificazioni chieste dal Consiglio di Stato. La prossima settimana Italia Nostra potrebbe notificare i documenti richiesti dal Palazzo Spada in attesa che gli enti chiamati per le verifiche nominino i propri consulenti. Poi tutti in aula il 26 marzo.