Cpl, l’appalto Unisa finisce in Procura - Le Cronache
Attualità

Cpl, l’appalto Unisa finisce in Procura

Cpl, l’appalto Unisa finisce in Procura

di Andrea Pellegrino

«Senti una cosa? Vedi che ho catechizzato un attimo Raffaele sull’offerta che hai fatto eh?». L’offerta riguarda lavori da eseguire presso l’Università degli Studi di Salerno, ed in particolare la sede di Fisciano. A parlare è Diego Polizio, cavese (già a capo della Se.Ta, società municipalizzata del comune metelliano), dirigente della Cpl Concordia in Campania, finita nella bufera giudiziaria nell’ambito dell’inchiesta sulla metanizzazione sull’isola d’Ischia e non solo. Il suo interlocutore è Lorenzo Fasolino, imprenditore, nonché amministratore unico della Luminosa Energia, società in affari con la stessa coop finita nell’inchiesta che ha portato, lo scorso 30 marzo, all’esecuzione di 11 provvedimenti cautelari. Al centro della conversazione un appalto preso di “mira” dalla Cpl Concordia e sul quale – secondo le carte della Procura di Napoli (l’inchiesta è condotta dai pm Woodcock, Celeste Carrano e Giuseppina Loreto) – «è necessario approfondire gli sviluppi che hanno ad oggetto bandi di gara e progetti riguardanti l’Università di Salerno». Il colloquio risale al primo agosto dello scorso anno e da esso emerge che c’è interesse comune tra la Cpl Concordia e Fasolino per dei lavori da realizzare presso l’Ateneo di Fisciano. Tra i due, poi, c’è una successiva conversazione: parlano dell’apertura di una gara presso il Comune di Castiglione del Genovesi: appalto sulla pubblica illuminazione che poi sarà aggiudicato alla Cpl. Colloqui brevi, quelli al telefono, tra Polizio e i suoi interlocutori. Il dirigente, infatti, in più occasione esterna il timore di essere ascoltato, preferendo così il “vedersi di persona”. Intanto nel mentre proseguono le indagini, la Cpl Concordia annuncia che ci saranno provvedimenti nei confronti dei dirigenti coinvolti nell’inchiesta penale che ha portato in manette tra gli altri, l’ex sindaco di Ischia Giosi Ferrandino. «Qualora le relative responsabilità venissero accertate giudizialmente Cpl Concordia – si spiega – si riserva sin da ora di esperire ogni opportuna azione legale a tutela della società». A tal proposito, «in relazione alle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Napoli, la società comunica di aver nominato, quali propri consulenti legali, il professore Carlo Enrico Paliero di Milano ed il professore Filippo Sgubbi di Bologna». «E’ opportuno infine evidenziare – sottolinea il colosso cooperativo modenese – che Cpl Concordia attualmente ha un portafoglio lavori di 900 milioni di euro grazie a contratti con centinaia di clienti sia pubblici che privati, in Italia e all’estero, che ne riconoscono costantemente il know how, la tecnologia e la professionalità. Il lavoro dei 1800 addetti della società ha prodotto e distribuito come valore aggiunto globale lordo per il territorio e gli stakeholders (fornitori, dipendenti, banche, clienti, istituzioni, azionisti) la cifra di 95 milioni di euro in ognuno degli ultimi 3 anni. Nei 116 anni di lavoro Cpl Concordia ha maturato un patrimonio netto di 139 milioni di euro indivisibile fra i soci che – conclude la nota – rappresenta un valore per lo sviluppo della cooperazione in Emilia Romagna e su tutto il territorio nazionale».