Costa d'Amalfi, ora tocca alla Spa pubblicare il bando - Le Cronache
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Costa d’Amalfi, ora tocca alla Spa pubblicare il bando

A meno di una settimana dalla pubblicazione del disciplinare della procedura di manifestazione di interesse alla “sottoscrizione di quote consortili del Consorzio Aeroporto Salerno Pontecagnano Scarl”, la società proprietaria del “Costa d’Amalfi”, nella giornata di oggi sarà ufficialmente “in chiaro” il bando che mette in vendita il 65 percento delle quote della “Aeroporto di Salerno Spa”, la società di gestione dello scalo salernitano.

Doppia pubblicazione
Il via libera alla pubblicazione della stesura definitiva del bando era arrivato due settimane fa, a conclusione del Cda della società consortile che aveva preso atto di alcune osservazioni mosse da parte dell’Enac e del ministero delle Infrastrutture provvedendo alle opportune modifiche al testo. Questo periodo di attesa è collegato ai “tempi tecnici” legati alla pubblicazione dell’estratto del bando sulla Gazzetta ufficiale della Comunità Europea che deve avvenire contestualmente all’uscita del disciplinare sul sito internet dell’aeroporto. Oggi, quindi, si conosceranno i dettagli relativi alla procedura per l’acquisto del 65 percento delle quote della società di gestione: il restante 35 percento resterà “nelle mani” della Società consortile. La “privatizzazione” della gestione del Costa d’Amalfi, dunque, entra nel vivo. Toccherà ora ai potenziali investitori privati il compito di manifestare il proprio interesse sullo scalo salernitano.

Le azioni del Consorzio
Nei giorni scorsi la società consortile ha pubblicato il disciplinare per la sottoscrizione delle quote del Consorzio. Nel disciplinare viene stabilito chi può “manifestare interesse”. Si va dagli “enti, italiani o esteri, di diritto pubblico” alle “aziende e istituti di credito, italiani o esteri”, agli “istituti di assicurazione”, le “imprese e enti, italiani o esteri, che operano nel settore del turismo e dei trasporti, purché controllati, anche indirettamente, da enti pubblici” alle “fondazioni di origine bancaria, società di gestione del risparmio, fondi di investimento italiani o esteri”.

L’aumento di capitale
Lo scorso 13 febbraio l’Assemblea straordinaria del Consorzio ha deliberato l’aumento di capitale fino a 10 milioni di euro. Una decisione “necessaria” per provvedere alla gestione ordinaria dello scalo. Nel disciplinare si precisa che all’esito dell’aumento di capitale i soci pubblici deterranno sempre e comunque la maggioranza del capitale societario. In pratica il Consorzio resterà sempre nelle mani dei soci pubblici. Il primo ente a sottoscrivere l’aumento di capitale per oltre 1,6 milioni di euro è stato la Camera di Commercio di Salerno, unico socio a rispondere con costanza alle “richieste” del Consorzio che, fino ad oggi, ha dovuto registrare una serie di non-risposte da parte degli altri partner. Il Consorzio, al 2011, vanta crediti per circa 4 milioni di euro dai soci morosi (nei confronti dei comuni di Salerno e Pontecagnano sono stati notificati due decreti ingiuntivi per circa 2,8 milioni di euro complessivi, ndr). Ad oggi la società attende un segnale dagli altri soci e la sensazione è che non ci sia grande volontà di intervenire e rispondere alle richieste della società. Tutto questo, ovviamente, ridurrà progressivamente il “potere” dei soci morosi.

Il piano di sviluppo
Giovedì il presidente di Aeroporto di Salerno Spa Carmine Maiese sarà a Roma per presentare all’Ente Nazionale Aviazione Civile il piano di sviluppo aeroportuale relativo ai prossimi dieci anni di “vita” del Costa d’Amalfi. Nel documento (una sorta di “‘piano regolatore” della zona che insiste attorno al sedime aeroportuale, ndr) si definisce il vincolo di inedificabilità dell’area e la contestuale dichiarazione di pubblica utilità: un atto che “vincola” di fatto le aree circostanti ad adeguarsi al destino dello scalo.

Un altro ricorso al Tar
Nella stessa giornata davanti ai giudici del Tar del Lazio si discuterà uno dei tanti ricorsi che Gesac ha presentato, negli anni, contro la gestione dello Costa d’Amalfi. Nello specifico, in questo caso, si discute un ricorso presentato da Ernesto Stajano, il legale che rappresenta Gesac, nel 2007 “contro il silenzio inadempimento dell’ENAC per ottenere la nomina di un commissario ad acta per l’ottenimento della concessione relativa all’aeroporto Costa d’Amalfi di Salerno”. 
«Abbiamo subito da Gesac almeno sei-sette ricorsi – commenta Carmine Maiese – e abbiamo appreso dai giornali, pensi, dell’esistenza di quest’ultimo. Nessuno ci ha mai notificato nulla e ci costituiamo “last minute”, ma non è un problema».
Assieme alla Spa si costituiscono dinanzi ai giudici amministrativi del Lazio la società consortile, difesa dall’avvocato Brancaccio, la Camera di Commercio, che ha nominato quale legale l’avvocato Clarizia, e la Provincia di Salerno con l’avvocato Paolino: Palazzo Sant’Agostino ha deciso proprio ieri, nel corso della riunione della Giunta provinciale, di “intervenire nel giudizio innanzi al Tar Lazio al fine di tutelare gli interessi della Provincia di Salerno”.

 

12 marzo 2013