Cosentino ai domiciliari - Le Cronache
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Cosentino ai domiciliari

Cosentino ai domiciliari

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Nicola Cosentino esce dal carcere e va ai domiciliari. L’ex coordinatore regionale del Pdl ed ex sottosegretario torna a casa propria, seppur in regime di detenzione, dopo 131 giorni trascorsi in cella. Ieri pomeriggio, intorno alle 17.45, Cosentino ha potuto lasciare il carcere di Secondigliano dove era detenuto dallo scorso 15 marzo, giorno in cui il politico decise di costituirsi. Da Napoli ha preso la strada per Venafro, paese in provincia di Isernia, dove pare abbia preso in affitto una villetta nei pressi di Sesto Campano, per scontare la propria pena domiciliare.
A decidere per la scarcerazione di Nicola Cosentino dopo oltre quattro mesi trascorsi dietro le sbarre di una cella è stato ilcollegio del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto da Giampaolo Guglielmo, davanti al quale è in corso il processo che vede imputato l’ex sottosegretario all’Economia per concorso esterno in associazione camorristica, che ha revocato la prima ordinanza d’arresto emessa nel novembre del 2009 dal gip di Napoli Raffaele Piccirillo ordinando l’immediata scarcerazione di Cosentino. L’ex coordinatore del Pdl campano andrà ai domiciliari alla luce della decisione emessa dall’altro collegio del Tribunale di Santa Maria, presieduto da Orazio Rossi, davanti al quale è in corso il processo «Il Principe e la Scheda Ballerina» in cui Cosentino è imputato per corruzione e reimpiego di capitali illeciti aggravati dall’aver favorito i Casalesi in relazione alla costruzione di un centro commerciale a Casal di Principe.
L’aver ottenuto i domiciliari è l’esito momentaneo di una lunga battaglia giudiziaria intrapresa dai legali di Cosentino ancor prima che fosse effettivamente detenuto, con le istanze di revoca delle misure cautelari presentate dai suoi legali (Stefano Montone e Agostino De Caro cui si è aggiunto in seguito Nando Letizia) ai due collegi del Tribunale di Santa Maria; istanze rigettate pochi giorni prima che si insediasse il nuovo Parlamento (il 15 marzo) e che Cosentino perdesse l’immunità.
Cosentino ha lasciato il carcere napoletano in compagnia del figlio e del fratello e senza rilasciare alcuna dichiarazione.