Coscioni: “L’obiettivo a medio termine è di raggiungere il numero ragguardevole di mille interventi l’anno” - Le Cronache
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Coscioni: “L’obiettivo a medio termine è di raggiungere il numero ragguardevole di mille interventi l’anno”

Coscioni: “L’obiettivo a medio termine è di raggiungere  il numero ragguardevole di mille interventi l’anno”

di Red.Cro.

La Cardiochirurgia di Salerno è un centro di eccellenza in Italia. Lo sottolinea il dottor Enrico Coscioni, direttore dell’ unità operativa complessa di Cardiochirurgia di Salerno. “La Cardiochirurgia dell’ A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno è, come certificato dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari, leader in Italia per gli interventi di rivascolarizzazione miocardica chirurgica come definito dal programma PNE che è e sarà sempre di più lo strumento per valutare la qualità delle strutture complesse e le attività dei singoli operatori – spiega il dottor Coscioni.
L’obiettivo a medio termine è di raggiungere il numero ragguardevole di mille interventi l’anno. Le modalità attraverso cui questo target può essere raggiunto partono da un riequilibrio dell’assetto precostituito. Operativamente si comicerà dalla riattivazione di una terza sala operatoria che potrà già essere utilizzata a partire dal mese prossimo. Questo consentirà un incremento considerevole del numero di interventi eseguiti e ridurre così i tempi di attesa per un intervento cardiochirurgico (attualmente superano in media i 90 giorni) scendendo sotto i 90 giorni per un intervento in elezione e 60 giorni per le liste di priorità”.
Un obiettivo ambizioso, come si pensa di raggiungerlo?
“E‛ fuori di dubbio che per raggiungere un tale obiettivo è necessario incrementare il numero del personale dedicato alla cardiochirurgia – continua Coscioni – con un aumento del numero di infermieri professionali dedicati alle attività di sala operatoria, alla terapia intensiva post-operatoria e al reparto. Attualmente i numeri raggiunti sono possibili grazie ad un “vero” lavoro di equipe nel quale ogni figura professionale coinvolta opera, con non poco sacrifici, per il raggiungimento del benessere del paziente che resta il fulcro della nostra pratica clinica”.
Quali sono gli interventi della sua unità istituita recentemente?
“Gli interventi praticati dalla mia unità operativa sono estremamente eterogenei ed abbracciano tutta la sfera delle possibili patologie di interesse cardiochirurgico. Vengono eseguiti interventi di bypass aorto-coronarici a cuore battente, fiore all’occhiello della Cardiochirurgia salernitana, riparazione delle valvole native (plastica), sostituzione di Aorta ascendente e radice aortica con conservazione della valvola aortica, sostituzione valvolare chirurgica o, in collaborazione con i cardiologi emodinamisti, sostituzione per via percutanea, cioè attraverso una puntura all’inguine. Nell’ intento di creare una cardiochirurgia all’avanguardia , è doveroso sottolineare che tali interventi vengono praticati sia con accessi chirurgici “tradizionali” ma sempre più con tecniche mini-invasive che ci permettono di ridurre il tempo di degenza post-operatorio con notevole impatto sia benessere psico-fiscio dei pazienti che sul taglio della spesa sanitaria”.
Il rapporto con l’Università degli studi di Salerno.
“Notevole interesse – conclude Coscioni – viene posto nei confronti della formazione dei giovani medici. Attualmente l’Università degli studi di Salerno non dispone di una Scuola di Specializzazione in Cardiochirurgia, ciononostante è attiva una rete formativa in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II attraverso cui medici in formazione in cardiochirurgia possono arricchire il loro bagaglio culturale e perfezionare le abilità pratiche”.
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