Conservatorio, ancora problemi. Studenti replicano a Lanocita - Le Cronache
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Conservatorio, ancora problemi. Studenti replicano a Lanocita

Anno nuovo, problemi vecchi. Il 2013, per gli studenti del Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno rischia di aprirsi allo stesso modo in cui si è chiuso il 2012. In pratica, alle prese con numerosi problemi, sia per quel che concerne la struttura di via De Renzi, sia per quanto riguarda l’organizzazione delle lezioni a partire dal prossimo 7 gennaio, quando inizieranno alcuni lavori base di ristrutturazione dell’edificio. Dopo l’incontro con il sindaco Vincenzo De Luca e l’assessore comunale alla cultura Ermanno Guerra, sembrava essersi aperto uno spiraglio per il Conservatorio: l’amministrazione prese l’impegno di trovare, oltre i locali di via Bottiglieri, un’adeguata sistemazione per gli studenti durante il periodo di chiusura della scuola per ristrutturazione. I sopralluoghi effettuati, però, si sono rivelati tutti buchi nell’acqua e, pian piano, il Conservatorio Giuseppe Martucci è finito nuovamente nel dimenticatoio, con profonda delusione soprattutto da parte degli studenti.
I toni entusiastici della conferenza stampa di bilancio di fine anno, tenutasi in settimana, hanno tenuto in poco conto quelli che sono i problemi fondamentali vissuti dalla scuola di alta formazione salernitana, negli ultimi mesi contesa da più parti proprio a causa del disinteresse dimostrato dall’amministrazione comunale di Salerno nei confronti del Martucci e delle sue difficili condizioni. Sede alternativa non trovata (ad eccezione delle 9 aule della ex Scuola medica salernitana di via Bottiglieri, ma per ospitare i ragazzi ne servirebbero almeno 40), nessun finanziamento o previsione. Insomma, sembra esser tornati al 18 novembre.
E gli studenti guardano già con rabbia e preoccupazione al mese di gennaio, ma restano in attesa di risposte positive da chi di competenza. «Sembra che il Comune abbia fatto un passo indietro – ha dichiarato il presidente della Consulta degli Studenti, Fabio Marone – Da quel 19 novembre non si è mosso più nulla. Al momento aspettiamo con poca speranza ed un solo briciolo di fiducia e nei prossimi giorni invieremo un nuovo documento al primo cittadino De Luca e se non otterremo risposta, metteremo in atto significative forme di protesta». Ma il Comune di Salerno non è il solo a cui rimproverare comportamenti. Nel mirino finisce anche il presidente Franco Massimo Lanocita, reo, secondo alcuni, «di non aver detto una parola una parola, in conferenza stampa, sulle vicende riguardanti la querelle con il Comune. Evidentemente non è più dei nostri» – continua ancora Marone che, ha poi, parole di apprezzamento per il direttore del Martucci, Fulvio Maffia che «è stato l’unico a porre l’attenzione sulla questione». Anche Ermanno Guerra, assessore alla cultura, riceve la sua dose di rimproveri: «Se non si dà una mano all’unica scuola di alta formazione della città, l’eccellenza di Salerno, non si prevede un finanziamento per la cultura, allora il lavoro da lui fatto all’assessorato può dirsi fallimentare» – ha concluso il giovane Marone.