Conflitto di interessi tra Iren e Comune, la Blachere vince davanti al Tar - Le Cronache
Attualità Salerno

Conflitto di interessi tra Iren e Comune, la Blachere vince davanti al Tar

Conflitto di interessi tra Iren e Comune, la Blachere vince davanti al Tar

Brigida Vicinanza

Il Tar di Salerno accoglie il ricorso della Blachere Illumination ed annulla gli atti sull’affidamento delle Luci d’Artista. La società francese infatti contestava la gara con cui il Comune capoluogo che aveva affidato alla holding Iren di Torino l’edizione 2018 delle luminarie. Ci sarebbe dunque conflitto di interesse tra il Comune e la società torinese che sarebbe entrata di diritto tra le società salernitane, ovvero in Salerno Energia. “Sulle luci d’artista e sulla gara finalmente una prima pagina di chiarezza. Si vada fino in fondo”. Con queste parole Gaetano Amatruda, vice coordinatore provinciale di Forza Italia Salerno,è stato fra i primi ieri mattina a dare notizia della decisone del Tar sulla procedura di gara per le istallazioni delle luci d’artista. Il Tar di Salerno ha appunto accolto la tesi dell’impresa francese Blachere Illumination, che contestava la gara con cui il Comune di Salerno aveva affidato alla holding Iren di Torino l’installazione delle Luci d’Artista. “Finalmente un po’ di luce su una pratica di cattiva amministrazione. Era strana la gara come erano strani gli affidamenti diretti degli anni scorsi, sempre agli stessi. La giustizia farà il suo corso, che nessuno dovrà strumentalizzare, ma e’ sulle responsabilità politiche e sul metodo del sistema De Luca che bisognerà ancora lavorare. Con coraggio”ha concluso Gaetano Amatruda che da tempo segnalava la vicenda sulle Luci. Respinta intanto la richiesta di risarcimento danni, nonostante l’appalto adesso sia andato di diritto proprio alla Blachere. «Il ricorso perso è la riprova di una conduzione folle della vita amministrativa del Comune di Salerno, da parte di questo governo cittadino». Ha dichiarato il consigliere di giovani salernitani-demA, Dante Santoro, commentando la notizia del ricorso vinto. «Era grande quanto un grattacielo la situazione di conflitto d’interesse della Iren, lo avevamo detto anche in più occasione però la saccenze e l’inettitudine delle persone che abbiamo al potere a Salerno ci sta travolgendo. È un danno d’immagine per la città – ha concluso poi Santoro – sarà probabilmente un danno economico e speriamo che sia l’ultima delle sciagure che si sta abbattendo in questi mesi anche se temiamo sia l’ultima di una lunga serie». Opposizione in campo dunque, ma adesso tocca all’amministrazione comunale di Salerno difendersi, anche se ancora non è chiara la linea da adottare da Palazzo di Città.

Caso Luci, Criscuolo (FdI): «La Iren incompatibile, era chiaro da subito»

di Erika Noschese

«La Giustizia Amministrativa ha oggi fatto luce su di una vicenda che fin dall’origine appariva viziata da palese illegittimità. La Iren Spa non poteva in alcun modo essere aggiudicataria dell’appalto perché socia della Salerno Energia. La fondatezza del ricorso proposto dalla Blanchere Illumination seconda graduata, determina l’inefficacia immediata del contratto stipulato con la Iren condannata in solido con la stazione appaltante al pagamento delle spese processuali pari a 4000 euro. Dalla sentenza emerge la gravità di una violazione di legge che avrebbe potuto essere sanata in autotutela evitando l’ennesima prova di incompetenza fornita dal Comune di Salerno. Anche questa volta l’illegittimità ricadrà sulle tasche dei cittadini incolpevoli, vista la dura condanna in termini economici decretata per le casse del Comune». Lo hanno dichiarato l’avvocato Elena Criscuolo, coordinatrice cittadina di Fratelli d’Italia ed il professor Gherardo Maria Marenghi, responsabile dello sportello di consulenza amministrativa del partito, commentano la decisione del Tar Campania di Salerno che ha annullato l’aggiudicazione dell’appalto triennale per le luci d’artista a suo tempo assegnata dal Comune di Salerno alla Iren Spa. La sentenza del Tar ha suscitato non poche polemiche da parte del centro destra di Salerno. La Lega di Salerno parla di “ingenuità” nel trattare una vicenda così delicata che «ha messo in crisi lo svolgimento della manifestazione Luci d’Artista», come spiegato dal coordinatore cittadino Cristian Santoro. «Dobbiamo purtroppo rilevare ancora una volta “l’ingenuità” con la quale la vicenda è stata trattata o forse dovremmo dire meglio l’arroganza? L’arroganza di credere di essere al di sopra della legge, giustamente punita dal Tribunale Amministrativo competente». «Appare ovvio come l’attribuzione alla Iren Spa (socia di Salerno Energia) sia in evidente conflitto d’interessi, anche un bambino lo capirebbe. Pertanto viene da chiedersi perché il Comune di Salerno abbia agito in questo modo e soprattutto perché a pagarne le conseguenze in termini di immagine ed economici debbano essere i cittadini salernitani ed una città con un bilancio di cassa già pesantemente in negativo», ha detto ancora il coordinatore della Lega.

«Gravi risvolti economici per la città di Salerno»

di Erika Noschese

La vicenda Luci d’Artista approda nuovamente in Commissione Trasparenza. Dopo la decisione del Tar di Salerno che ha accolto il ricorso della Blanchere Illumination, infatti, il presidente Antonio Cammarota ha indetto per la giornata di lunedì una nuova audizione durante la quale saranno ascoltati il neo assessore al Bilancio Della Greca e l’ingegnere Elvira Cantarella, comandante della Polizia Municipale. La Commissione Trasparenza, già nel mese di ottobre, si è occupata della vicenda a causa dell’incompatibilità: la Iren, infatti, è la società che detiene Salerno Energia, partecipata del Comune. «L’istruttoria della Commissione fu sospesa, su ordine del presidente, per evitare che in prossimità della sospensiva già programmata si determinasse in forza del potere di acquisizione degli atti da parte della commissione, un vantaggio o svantaggio a carico dell’ente Comune di Salerno», ha ricordato l’avvocato Cammarota, a proposito delle anomalie che furono riscontrate, sia in ordine a bozzetti già riferiti in precedenti edizioni, come per esempio quella dei Pinguini, sia in ordine a bozzetti riferibili all’aggiudica Iren che però non corrisposero all’effettiva installazione come le palle di luci a mare.«Altre perplessità – ha ricordato ancora Cammarota – sorsero in ordine all’installazione che doveva essere a carico di Iren ma fu fatta dal Comune di Salerno si attese l’esito del giudizio. Ora, bisogna leggere la sentenza immediatamente». Dunque, nuova convocazione per la Cantarella e per Della Greca, per capire se e in che misura vi sia un’esposizione da parte del Comune di Salerno in ordine al bando e alle sue conseguenze, alla luce della sentenza del Tar richiedendo all’avvocato Di Mauro oltre ai provvedimenti giudiziari anche di conoscere la volontà o meno di andare in Consiglio di Stato e se con un difensore esterno. «Rimangono tutte intere le perplessità sul conflitto di interessi ma anche sull’opportunità di procedere al bando pubblico avendo invece espresso più volte l’idea che col marchio Luci d’Artista dovesse essere governata in house attraverso l’istituzione del marchio anche l’installazione delle luci», ha aggiunto Antonio Cammarota, parlando di risvolti economici gravi per il Comune di Salerno, oltre che per le spese legali, anche per la possibilità che la stessa Iren possa procedere.