Confiscati beni per 500mila euro - Le Cronache
Cronaca Attualità Giudiziaria

Confiscati beni per 500mila euro

Confiscati beni per 500mila euro

Pina Ferro

Sequestro di beni per un valore di 500mila euro a carico dell’imprenditore Luigi Cerrone, originario di Giffoni Sei Casali e ritenuto, un tempo, vicino al clan camorristico Maiale operante nella zona di Eboli e della Piana del Sele. All’ultra settentante gli uomini della Fiamme Gialle hanno confiscato immobili e conti. La confisca ha riguardato anche i conti correnti di alcuni familiari dell’imprenditore.  Ad emettere il decreto di confisca, eseguito dagli uomini della  Guardia di Finanza di Salerno, nella giornata è stata la Corte di Appello di Salerno – Sezione Misure di Prevenzione a seguito di complessi accertamenti patrimoniali nei confronti dell’imprenditore in questione e dei componenti del suo nucleo familiare.  L’imprenditore Luigi Cerrone è stato contiguo al clan Maiale, che opera nella Piana del Sele, per conto del quale gestiva il denaro legato all’attività di usura.  Gli accertamenti patrimoniali delegati dalla Procura della Repubblica di Salerno ai finanzieri del Gico di Salerno hanno riguardato i beni immobili e societari acquisiti all’epoca della sua vicinanza alla criminalità organizzata e hanno consentito di disporre la confisca previo sequestro ai sensi della normativa antimafia di beni per un valore complessivo di oltre 500mila euro. Sono stati sequestrati un appartamento a Pagani e un appartamento e due locali a Pontecagnano Faiano del valore complessivo di quasi 400mila euro che facevano parte di un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dalla famiglia dell’uomo. Inoltre, è stata disposta la confisca,nella forma per equivalente, della somma complessiva di 116mila euro del patrimonio dell’imprenditore e del suo nucleo familiare, perchè riferibile a beni in loro possesso negli anni in cui si è manifestata la pericolosità sociale e la sproporzione in capo al destinatario del provvedimento, ma non più nella loro disponibilità. Questa particolare misura cautelare ha consentito la confisca di un’auto e delle somme giacenti sui rapporti bancari anche di 4 familiari dell’imprenditore.