Confindustria: Boccia, questione industriale e Sud le sfide - Le Cronache
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Confindustria: Boccia, questione industriale e Sud le sfide

Confindustria: Boccia, questione industriale e Sud le sfide

“Riportare la questione industriale al centro dell’attenzione del nostro Paese, ripartire dal Mezzogiorno, è la grande sfida che il Paese deve compiere. I tempi di attuazione sono determinanti. La questione temporale è un fattore di competitività del Paese”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a margine dell’assemblea pubblica di Confindustria SALERNO. “La Regione Campania, tra l’altro – ha aggiunto Boccia – ha determinato alcune soluzioni che diventano acceleratori della politica economica italiana. Un esempio che dobbiamo riportare anche all’interno della Conferenza Stato-Regioni. Abbiamo bisogno di un’unica politica economica e non di venti politiche economiche più una; all’interno di questo dobbiamo costruire e cavalcare la quarta rivoluzione industriale per una questa grande sfida”. “Ricordiamoci – ha spiegato Boccia – che siamo il secondo Paese industriale d’Europa e dobbiamo ambire ad essere uno dei paesi industriali più importanti al mondo. Questa è la sfida che dobbiamo cogliere insieme, all’interno delle fabbriche lo devono fare bene gli imprenditori e i lavatori; all’esterno con una politica economica coerente all’altezza di questo Paese”. “Occorre – ha ribadito Boccia – una politica economica coerente in chiave nazionale e regionale e occorre una capacità di reazione degli imprenditori e dei lavoratori italiani e del Mezzogiorno”. “Ci vuole – ha concluso il leader di Confindustria – una convergenza della politica italiana sia in chiave regionale che nazionale. Il piano 4.0 che ha determinato il Governo può essere un acceleratore che viene usato dalle regioni del Mezzogiorno grazie all’uso dei fondi strutturali e quindi accelerare una idea di industria ad alto valore aggiunto, ad alta intensità di investimenti e di produttività. Su questa soglia trasversale e non di settori si può fare un grande lavoro comune”.