Condannato ad 1 anno Paolo Romano Ex presidente del Consiglio Regionale - Le Cronache
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Condannato ad 1 anno Paolo Romano Ex presidente del Consiglio Regionale

Condannato ad 1 anno Paolo Romano Ex presidente del Consiglio Regionale

di Red.Cro.

Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ha condannato ad un anno di carcere con pena sospesa l’ex presidente del Consiglio Regionale della Campania Paolo Romano. Il processo riguarda la tentata concussione, poi riqualificata dalla Corte in tentata induzione indebita, commessa da Romano, ex esponente del Nuovo Centro Destra (Ncd) ai danni dell’ex manager dell’Asl di Caserta Paolo Menduni, e relativa alla nomina all’interno dell’azienda sanitaria locale di una persona vicina al politico.
Il collegio presieduto da Roberta Carotenuto ha assolto invece l’ex consigliere regionale Eduardo Giordano e l’avvocato Francesco Pecorario (difesi rispettivamente da Giuseppe Stellato e Alfonso Quarto). Romano (assistito da Nicola Garofalo) fu arrestato nel maggio 2014 dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere allora guidata da Corrado Lembo, ex Procuratore a Salerno; il politico di Capua fini’ ai domiciliari (poi torno’ in liberta’), con l’accusa di aver abusato della sua carica, contattando piu’ volte Menduni e minacciandolo – a dire degli inquirenti – anche attraverso articoli di stampa, ispezioni e controlli della Regione Campania presso l’Asl, qualora non avesse accolto le sue richieste relative alla nomina del direttore del distretto sanitario di Capua, suo feudo elettorale. L’anno dopo, alle elezioni regionali del 2015 poi vinte da De Luca, nonostante l’indagine, Romano si candido’ nel Nuovo Centro Destra (Ncd) ma non fu eletto. Il processo, nato dalla denuncia di Menduni, e’ iniziato nell’aprile 2016; momento decisivo nel novembre 2017, l testimonianza dell’ex manager Asl, che parlo’ di “continue segnalazioni dalla politica sulle nomine dei funzionari Asl”, e di “pressioni indebite con tanto di campagna mediatica sfavorevole”.
“La condanna dell’ex presidente del Consiglio regionale della Campania Paolo Romano e’ l’ennesimo spaccato di una stagione, quella della reggenza Caldoro, nel corso della quale la cosa pubblica e’ stata gestita a uso e consumo del potere”. Cosi’ la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscara’.
“Enti come le aziende sanitarie utilizzati per fini elettorali. Le reiterate minacce dell’esponente di centrodestra – spiega in una nota – nei confronti dell’allora manager dell’Asl di Caserta, finalizzate all’assunzione di una persona vicina a Romano, sono ancora piu’ gravi se si pensa che, come ricostruiscono gli inquirenti, sarebbe stato utilizzato lo stesso ente regionale per effettuare ispezioni nell’azienda sanitaria col solo obiettivo di convincere il dirigente. Uno sperpero di soldi e personale per mettere in piedi un’operazione il cui unico fine era quello di favorire una nomina nel feudo elettorale di Romano”.