Concerto sotto un tetto di limoni - Le Cronache
Costiera Amalfitana

Concerto sotto un tetto di limoni

Concerto sotto un tetto di limoni

‘Largo ai factotum’ dell’Amalfi Coast Clarinet Quartet, al Maiori Music festival

Di GAETANO DEL GAISO

‘Celeste è la corrispondenza d’amorosi sensi’ fra il Ristorante ‘Pineta 1903’, situato in Corso Reggina, n° 53 del Maiorese baluardo amalfitano, e il Maiori Music Festival, rappresentantesi qui nella persona del giovanissimo direttore artistico Salvatore Dell’Isola, dal cui fecondo sodalizio germina il seme di ‘Incontri’, una rassegna musicale che interessa tutti i venerdì del mese di Luglio, a partire dalle ore 18:30, e che prende vita nel giardino superiore del ristorante, il cui connotato distintivo è quello di prender dimora al di sotto un vero e proprio cielo di limoni.  Il successo del primo appuntamento della rassegna, con protagonista il ‘Low Pressure Trio’ di Falcone, Capo e Casolaro, viene a reiterarsi e a suggellarsi nella serata di ieri, Venerdì 12 Luglio 2019, con l’Amalfitan Coast Clarinet Quartet, composto dagli eccellenti musicisti Salvatore dell’Isola, Giovanni Fusco e Paolo D’Amato ai clarinetti e Demetrio Buonocore al clarinetto basso. Il morbido paesaggio sonoro venutosi a creare, nel frattempo, intorno ad un educato chiacchiericcio e a qualche avido sorso dato ai drink che nel frattempo erano stati serviti, scortati da piccoli piatti da portata di forma rettangolare ricolmi di golose leccornie, viene vezzeggiato affettuosamente dal pianissimo del primo inciso dell’ouverture de ‘Le Nozze di Figaro’ di W. A. Mozart, che sancisce, abhinc, l’inizio del concerto. Senza, poi, interrompere bruscamente il continuum narrativo venutosi a originare nei moti turbolenti e lunatici di questo prodigioso esercizio compositivo, si prosegue con una trascrizione dell’aria ‘Largo al factotum’ da ‘Il barbiere di Siviglia’ di Gioacchino Rossini, che chiude questo primo distico dedicato alla produzione operistica classica e romantica. Segue l’esecuzione della celeberrima pièce del virtuoso clarinettista Benny Goodman ‘Bach goes to town’, ove brilla la perizia di D’Amato al solo, procedendo, poi, lungo le sferzanti asperità della letteratura musicale nord-europea, con l’esecuzione di ‘Loch Lomond’, un brano della tradizione musicale popolare scozzese, e di ‘Air Scandinave’, dello svizzero Joseph Zemp.  La seconda parte del concerto è, invece, dedicata alla produzione musicale colta ed extra-colta del ‘900, inaugurandosi con l’esecuzione di brani da ‘L’opera da tre soldi’ di Bertolt Brecht, per poi passare al ragtime di Scott Joplin con ‘The entertainer’ e, infine, a George Gershwin, e alle sue ‘Summertime’ e ‘Oh lady be good’.