Comune, troppe spese, poche entrate - Le Cronache
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Comune, troppe spese, poche entrate

Comune, troppe spese, poche entrate

Si terrà questa mattina la riunione dei capigruppo per definire l’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale che, secondo prime indicazioni, si terrà il 10 giugno. Di sicuro il Consiglio dovrà esaminare il conto consuntivo. Ieri, tra l’altro, in commissione bilancio, alla presenza dell’assessore Della Greca si è discusso anche del regolamento per la definizione delle “agevolazioni delle entrate locali riscosse mediante ingiunzione”. Una sorta di “rottamazione” che consentirà al Comune di Salerno di incassare residui non riscossi. Una proposta, questa, avanzata dall’opposizione nei giorni scorsi e ora portata all’attenzione della commissione finanze. Il provvedimento, tempi tecnici permettendo, potrebbe già approdare durante la prossima seduta consiliare. Una misura auspicata anche dai revisori che suggeriscono di «valutare anche la convenienza dell’ente alla adozione della possibilità di rottamazione concessa agli enti locali dalle norme». Al vaglio anche il parere dei revisori dei conti al conto consuntivo 2018. Oltre alle storiche criticità dovute, in particolare, ad un imponente accumulo di residui attivi non riscossi, il collegio dei revisori dei conti ha anche segnalato un contenzioso per sentenze esecutive che nel 2018 ha superato il milione di euro. Ancora criticità sui tempi di pagamento: «L’Ente – si legge – non ha adottato misure organizzative per garantire la tempestività e non ha allegato il prospetto sui tempi di pagamento e sui ritardi previsto per legge». Da migliorare anche la copertura per i servizi a domanda individuale. Tra le spese più forti sostenute dal Comune di Salerno c’è quella per gli impianti sportivi. Stando ai numeri: a fronte di un costo di 2 milioni e 800mila euro circa, il Comune incassa solo 532mila euro, rimettendoci, dunque, 2 milioni e 300mila euro. Quasi 2 milioni di euro, invece, è la somma che il Comune di Salerno copre per la gestione dei teatri, nonostante i fondi regionali che negli ultimi anni sono stati stanziati per il “Verdi”.

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