Compost, 15 impianti in Campania. Acerra chiude, sarà emergenza rifiuti - Le Cronache Campania
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Compost, 15 impianti in Campania. Acerra chiude, sarà emergenza rifiuti

Compost, 15 impianti in Campania. Acerra chiude, sarà emergenza rifiuti

Una nuova emergenza rifiuti potrebbe essere dietro l’angolo. La chiusura, prevista per il prossimo mese di settembre, del termovalorizzatore di Acerra, per alcuni lavori di manutenzione, potrebbe portare con sé delle significative complicazioni per quel che riguarda lo smaltimenti dei rifiuti. Ad annunciarlo è stato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della sua visita all’impianto di compostaggio di Salerno che, di fatto, riapre i battenti dopo tre anni di stop. «L’impianto resterà chiuso per 40 giorni. Come Regione ci stiamo preparando per attrezzare un’area dove raccogliere le circa 70mila tonnellate da smaltire entro due mesi, d’accordo la A2A». Per il governatore della Campania, «è necessaria una quarta linea ad Acerra, perché non è possibile andare in emergenza a causa di lavori di manutenzione». Allo stesso tempo, De Luca ha sottolineato come «il costo di una quarta linea si aggira intorno ai 120 milioni di euro e se anche i lavori partissero domani, dal momento che i produttori sono tedeschi, finiremmo tra due anni». Nonostante la chiusura dell’impianto di compostaggio di Salerno a causa dei rilievi dell’Anac e del cambio di gestore (con la risoluzione del contratto con la Daneco e l’affidamento a Salerno pulita), Vincenzo De Luca ha speso parole d’elogio per la struttura della zona industriale che dovrà «essere d’esempio per gli altri 15 impianti che dovremo costruire in Campania. Questo è il simbolo della tecnologia e della modernità. A pochi metri c’è una struttura sanitaria e ciò conferma come si tratti di un impianto sostenibile, che non provoca nessun tipo di emissione». Impianti di compostaggio che andranno a sopperire alla mancata realizzazione dei tre termovalorizzatori previsti: «Abbiamo eliminato la previsione di 3 termovalorizzatori che era in programma nel precedente piano della Regione Campania – ha spiegato ancora De Luca – E’ stata una scelta complicata, ma se recuperiamo un po’ il ritardo della città di Napoli, siamo già al 60% della raccolta differenziata. Il piano della Regione regge». In provincia di Salerno, il discorso maggiormente avanzato per quel che concerne la realizzazione di un nuovo impianto riguarda il comune di Battipaglia: «Abbiamo intavolato anche un discorso con il comitato che ha espresso le proprie perplessità in merito a un eventuale sovraccarico, per il territorio, di strutture che si occupano del trattamento rifiuti». Alla visita hanno preso parte anche l’amministratore unico di Salerno Pulita, Raffaele Fiorillo, il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli e l’assessore all’ambiente del Comune di Salerno, Angelo Caramanno