“Componenti della sottocommissione non possono essere candidati”: ancora in dubbio la posizione di Cacciatore - Le Cronache
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“Componenti della sottocommissione non possono essere candidati”: ancora in dubbio la posizione di Cacciatore

“Componenti della sottocommissione non possono essere candidati”: ancora in dubbio la posizione di Cacciatore

di Erika Noschese

La candidatura dell’avvocato Cecchino Cacciatore è illegittima o no? Se, pochi giorni fa, la risposta sembrava essere abbastanza scontata dopo la difesa dello stesso legale salernitano che ha replicato prontamente alle accuse lanciate da Avvocatura Indipendente, oggi sembrano esserci non pochi dubbi. Proprio come aveva anticipato «Non chiudiamoci nelle sagrestie» Bellandi alla scoperta della diocesi l’avvocato amministrativista Oreste Agosto, Cecchino Cacciatore è stato nominato presidente della II sottocommissione della Corte d’Appello di Salerno durante la sessione dell’esame di avvocatura dello scorso anno. La nomina di Cecchino a presidente della II sottocommissione è giunta lo scorso 27 novembre 2018, a causa dell’elevato numero di candidati che avevano partecipato alla domanda di ammissione. Da qui, dunque, la nomina di Cecchino Cacciatore a presidente della II sottocommissione per gli esami di avvocato indetti per l’anno 2018 rispetto a quelle nominate con decreto ministeriale dello scorso 13 novembre 2018 presso la Corte d’Appello di Salerno. Da qui, dunque, l’illegittimità della candidatura dell’avvocato salernitano che scende in campo con Silverio Sica presidente. Ad impedire la candidatura il decreto legge del 21 maggio 2003, secondo cui non possono essere designati a componenti della commissione e delle sottocommissioni avvocati che siano membri dei consigli dell’ordine o rappresentanti della Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense. La norma cita che “non possono candidarsi ai rispettivi consigli dell’ordine o alla carica di rappresentanti della Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense alle elezioni immediatamente successive all’incarico ricoperto”. La polemica sollevata da Agosto e dalla sua lista Avvocatura Indipendente sembra dunque trovare riscontro proprio nelle disposizioni finali del decreto legge del 21 maggio 2003. Ora, non resta che attendere cosa deciderà di fare l’ordine degli Avvocati o l’aspirante presidente Silverio Sica.