Colpo in banca: preso rapinatore “seriale” - Le Cronache
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Colpo in banca: preso rapinatore “seriale”

Rapinò nel 2008 con un complice la Banca Popolare di Bari di Corso Garibaldi asportando la somma di 12 mila euro dopo aver minacciato i dipendenti con un grosso coltello. Riuscì a farla franca perché incensurato ma un anno dopo venne arrestato a Torino in flagranza di rapina. Il fotosegnalamento ed una serie di riscontri su tracce che aveva lasciato su altri delitti della stessa specie ha permesso alle forze dell’ordine di incastrarlo. Nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per Saverio Vincenzi, 26 anni di Bosco Tre Case già tratto in arresto lo scorso maggio per il colpo ai danni dell’agenzia del “Monte dei Paschi di Siena” in via Mauri a Salerno. L’ordinanza è stata notificata al giovane ieri dagli agenti della squadra Mobile di Salerno diretti dal vicequestore aggiunto Claudio De Salvo. E’ quindi un rapinatore “seriale” il 26enne napoletano che, nel giro di appena un anno, ha messo a segno una serie di rapine ai danni degli istituti di credito sia a Salerno che a Napoli. Anche lo scorso maggio ad incastrarlo, per la rapina del febbraio 2008, furono le impronte digitali repertate all’interno della banca subito dopo la rapina e la visione delle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dell’istituto di credito. Gli inquirenti proprio attraverso quei fotogrammi registrati dalle telecamere di videosorveglianza, sono riusciti a risalire all’identità del giovane coinvolto in entrambe le rapine ed inchiodato infine dalle impronte lasciate all’interno dell’istituto di credito e rilevate dagli investigatori nel corso delle indagini. Quei “segni” sono stati infatti comparati con quelli già rilevati nel corso di altre due rapine per le quali si è accertata la responsabilità di Vincenzi e sono stati la classica “prova del nove”. Così è scattato il nuovo provvedimento per l’indagato rinchiuso attualmente dietro le sbarre del carcere di Poggioreale.
I fatti, oggetto di quest’ultimo procedimento, si riferiscono al 2008 quando intorno alle 9 del mattino Vincenzi, armato di un grosso coltello a volto semiscoperto scoperto perché con in testa  un semplice cappellino,  si introdusse all’interno dell’istituto di credito di Corso Garibaldi, facendosi consegnare la somma di 12mila euro in contanti. Quindi si dileguò facendo perdere le tracce. I drammatici istanti di quel colpo furono rilevati dalle telecamere a circuito chiuso presenti all’interno dell’istituto di credito. Immediate partirono le indagini della Mobile: scandagliati i singoli fotogrammi, ascoltati i dipendenti dell’istituto e analizzate le impronte, le indagini condotte con l’ausilio di una strumentazione tecnica altamente specializzata, hanno portato i frutti sperati solo dopo quattro anni. Al momento, infatti, Vincenzi era incensurato: le impronte rilevate all’interno dell’istituto di credito, e comparate con quelle custodite all’interno della banca dati dei Ris, non portarono quindi ad alcun risultato. Fatale, per il giovane state altre due rapine messe a segno nel napoletano e quella del febbraio scorso ai danni della filiale di via Mauri.  
Così è scattata la nuova ordinanza di custodia cautelare.