Coffi festival, tutti i vincitori - Le Cronache
Attualità

Coffi festival, tutti i vincitori

Coffi festival, tutti i vincitori
di Andrea Bignardi 
Si è conclusa la XIV edizione del CortOglobo Film Festival, tenutosi per la seconda volta a Vietri sul Mare. Il Primo Premio per la categoria principale del festival, Sguardi d’Autore,  è stato assegnato a “Il primo giorno di Matilde”, la cui regia è stata curata da Rosario Capozzolo. Il corto, così abilmente costruito, con un pathos crescente fino all’incontro del padre con la figlia contrappone la preoccupazione paterna, in apparenza incomprensibile, alla semplicità, all’innocenza di Matilde la cui battuta finale contrasta con il dramma del padre. Il premio per la miglior regia (curata, in questo caso, da Vito Palmieri) è andato invece a “Il mondiale in piazza”. Grazie ad una regia impeccabile (fotografia e inquadrature originali, montaggio serrato, buona recitazione di tutti gli interpreti) questo cortometraggio riesce ad offrire ad un vasto pubblico uno spettacolo divertente non privo però di spunti di riflessione che vanno al di là del contingente ed assumono valore universale. Al corto “Abbassa l’Italia”, con la regia di Giuseppe Cacace ed Alfredo Fiorillo, è andata invece la menzione speciale per la miglior regia. Con un taglio prevalentemente documentarista, il corto focalizza l’attenzione sulla cosiddetta “invasione” massiccia di extraeuropei, evidenziando, con ironia irreverente come dimostrano le interviste, i luoghi comuni tanto cari a molta parte della popolazione anche di diverso ceto. Il premio per la miglior fotografia è andato invece ad “Alleluja” (regia di Paolo Geremei). In questo corto il bianco ed il nero rappresentano la dicotomia tra purezza e “peccato” con una vena di leggerezza e di ironia. Fotografia pulita, non eccessiva, movimenti di macchina fluidi, molta luce naturale, pochi interventi artificiali. Una fotografia realistica ma poetica. Per quanto riguarda i premi della categoria Nuovi percorsi, invece, il primo premio è andato a Level Up (regia di Alice Tamburrino). L’ironia tagliente, che caratterizza il corto, documenta dietro le quinte di un set il disagio, il disorientamento, la disponibilità estrema da parte di chi, con il primo “duro” lavoro, aspira al raggiungimento di un futuro successo. Un film nel film, ben riuscito.
A Cabu Cabu 011, con la regia di Matteo Silvan, è andata la menzione speciale.
Con un andamento ironico, ben equilibrato, tra il serio ed il faceto, con un occhio particolarmente attento e diverso, verso “l’ospite indesiderato”, il corto ci accompagna nella quotidianità di un tassista senza cadere nella banalità anzi suscitando partecipazione alle sue peripezie.
Per la sezione Animazione invece il primo premio è stato assegnato al cortometraggio “Blu”, la cui regia è stata curata da Paolo Geremei.
La maternità, con gioie e dolori, rappresenta in questo corto un cammino senza confini, visibilmente espresso con armonia e dolcezza di vita. Per quanto attiene alla categoria documentari, invece, il primo premio è andato al corto “Voci di dentro” (regia di Lucio Augelli). Il documentario evidenzia una pacata serenità esteriore, filo conduttore dell’opera, una ritrovata dignità, anche  con l’integrazione nel mondo del  lavoro, che mal si conciliano con la condizione che i detenuti sono “obbligati” a “vivere” per pagare il loro dovuto debito con la società. Menzione Speciale a “Il buio oltre il risparmio” (regia di Fabrizio Rizzi). Motivo conduttore che anima il documentario è la fraudolenza di chi doveva doveva amministrare i risparmi della gente comune,  documentata da ricerca accurata e raccontata dagli stessi truffati, evidenziando, con sapiente scelta, la rabbia giustificata -contenuta o esplosiva- la sofferenza, il rammarico, il pianto, il dolore. Per la categoria Spazio Scuola invece il primo premio è stato conferito a “Il volto a metà” con la regia di Simone Pecori con l’Istituto di Istruzione Superiore Galilei Pacinotti di Pisa. Il corto percorre, con ritmo crescente e con grande sensibilità, una problematica che suscita perplessità, disagio, angoscia e  coraggio di una scelta da parte di chi vive in una realtà che ancora oggi è ricca di pregiudizi. Primo Premio del Coffi Production è andato invece al cortometraggio Tito. Il corto, realizzato dai ragazzi delle Troupe Coffi 2019, è stato premiato come miglior corto della sezione Coffi Production che vede protagonisti giovani artisti alle prese con cinque giorni di riprese e montaggi. La regia e scenografia sono state a cura di Laura Longo, la sceneggiatura di Giorgio Menga, il montaggio di Luigi Vetere, attore protagonista è stato Umberto Jr Contini mentre assistenti alla fotografia e audio sono stati rispettivamente Giovanni Pellegrino e Andrea Velloni.