Ciarambino: la denuncia a Rosy Bindi una sottile minaccia - Le Cronache
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Ciarambino: la denuncia a Rosy Bindi una sottile minaccia

Ciarambino: la denuncia a Rosy Bindi una sottile minaccia

Un’azione mediatica e una minaccia sottile nell’ambito di una guerra tutta interna al Pd”. La pensa così Valeria Ciarambino, candidata alla presidenza della Regione Campania per il Movimento Cinque Stelle e neoeletta consigliere regionale con il maggior numero di preferenze su scala regionale. “Avevamo detto che se De Luca fosse stato eletto, tra legge Severino e i processi in corso, avremmo avuto un personaggio più occupato nei tribunali che a governare – dichiara Ciarambino all’Adnkronos – La denuncia nei confronti di Rosy Bindi ci sembra un’azione mediatica. De Luca sta preparando il terreno per consentire a Renzi di fare un decreto ad hoc per eliminare la Severino”. Secondo Ciarambino, con l’azione di De Luca “la Commissione antimafia viene messa in una posizione assurda. La leggo come una sottile minaccia: voi dite che sono impresentabile, io vi querelo”. La scorsa settimana i Cinque Stelle hanno presentato un esposto alla Procura di Salerno “contenente tutta la documentazione relativa a De Luca che ne attestasse l’ineleggibilità – ricorda Ciarambino – e d’altra parte c’è una sentenza delle sezioni riunite della Cassazione che parla di sospensione ex lege togliendo la discrezionalità su modi e tempi. Non c’è necessità di procrastinare”. “Renzi, in qualità di presidente del Consiglio, è garante istituzionale e non può entrare in conflitto d’interessi. De Luca non può fare il presidente della Regione: ci hanno messo in una situazione gravissima, ora la risolvessero”, conclude Ciarambino.