C'è l'accordo Pd - Ncd, slitta la direzione - Le Cronache
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C’è l’accordo Pd – Ncd, slitta la direzione

C’è l’accordo Pd – Ncd, slitta la direzione

di Andrea Pellegrino

Fino a ieri sera il messaggio di convocazione della direzione regionale del Pd non è arrivato a nessuno dei componenti. Segno che l’appuntamento di domani, con tanto di presenza del vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini, è slittata a data da destinarsi. Chiaro segno, ancora, che la trattativa con Ncd procede verso la chiusura, con tanto di indicazione di candidato (a questo punto della coalizione) alla presidenza della Regione Campania. Occhi puntati, però, anche al vertice Renzi – Berlusconi al quale è aggrappato il destino della legge elettorale. Ma soprattutto sguardo dritto verso il Cavaliere che secondo l’ultimatum di Nunzia De Girolamo dovrà sciogliere la riserva sull’alleanza in Campania, sancendo così il futuro politico di Stefano Caldoro. Le indiscrezioni romane, però, parlano di una intesa già sottoscritta tra i democrat ed il Nuovo Centrodestra che si presenterà sotto l’ombrello della Costituente Popolare insieme all’Udc, Scelta Civica e Popolari per l’Italia. Per Caldoro la ritirata, invece, sarebbe ad un passo. Salvo un clamoroso colpo a sorpresa di Silvio Berlusconi che potrebbe rimescolare le carte in tavola. Ed è per questo che la De Girolamo tiene ancora segreti i dettagli degli incontri tenutisi in via del Nazareno. La certezza al momento è una: il Partito democratico sta facendo di tutto per evitare le primarie in Campania. E lo slittamento della direzione ne è l’ennesima prova. In considerazione anche del calendario che segna il 24 novembre per la consegna delle candidature e quella del 14 dicembre per l’elezione del candidato. Insomma tempi strettissimi aggravati da un regolamento abbastanza complicato da interpretare. Le indiscrezioni tra l’altro confermano i nomi sul tavolo delle trattative di Alfano e Renzi: Orlando, Amendola e Quagliariello ma anche Irace. Tutti coperti dal jolly Assunta Tartaglione che al momento starebbe reggendo il gioco di Renzi a discapito dei candidati già in campo, che sembra non vogliano mollare la presa. Vincenzo De Luca, infatti, prosegue il suo tour incalzando contro il Partito democratico: «Sono un uomo libero e questo fa paura, ma io vado avanti per la mia strada e punterò al cambiamento totale. Quello che sta avvenendo è una guerra psicologica non l’accetto e non mi fermerò». Oggi il sindaco di Salerno sarà in visita a Materdomini e Caposele. Ma a Salerno si dice che il primo cittadino qualcosa l’abbia intuita sul presunto isolamento messo in piedi dal Pd. Per lui, in caso di accordo Pd – Ncd, due sarebbero le strade: una ritirata, accettando l’offerta che giungerà dalla segreteria regionale o una corsa solitaria con le sue tre liste civiche, già annunciate durante la convention di venerdì scorso all’Hotel Mediterranea che ha messo in moto anche la macchina dei militanti in questi giorni impegnati a raccogliere le firme tra gli iscritti. Nessun passo indietro (almeno ufficialmente) anche per Andrea Cozzolino, che dalla sua bacheca Facebook invoca le primarie e che per sabato (ore 15,00 mostra d’Oltremare) ha organizzato l’apertura della sua campagna elettorale perle primarie del Pd. Dall’intesa tra i democrat e moderati dipenderà anche il destino di Stefano Caldoro che all’ex premier avrebbe già annunciato le sue volontà. Se l’attuale Governatore dovesse mollare, a Forza Italia non resterebbe che giocarsi la carta Carfagna.