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Cava, il parroco di Passiano gli salva la vita dalla furia omicida del vicino

CAVA DE’ TIRRENI. E’ stato salvato dalla furia omicida del suo vicino di casa da don Enzo Di Marino, il parroco della chiesa del SS. Salvatore. di Passiano, dove si era rifugiato sporco di sangue, inseguito dal suo aggressore. Sabato di paura nella frazione di Cava dove in via Casabrenda, intorno alle 17.30, si stava consumando l’ennesima tragedia tra vicini. Dopo la nuova lite – i dissapori tra i due andavano avanti da mesi – per motivi ancora in corso di accertamento da parte degli inquirenti, Giuseppe L., armato di coltello, ha fatto irruzione nell’abitazione di un suo lontano parente, Gennaro B., 34 anni e lo ha colpito ripetutamente. Seppur ferita la vittima ha avuto la prontezza di riflessi di scappare e di salvare la moglie, anche lei nel mirino del vicino di casa. Dalla sua abitazione l’uomo si è rifugiato nella chiesa, situata a pochi metri dal luogo dell’accaduto. Qui ha trovato il parroco e alcuni fedeli che lo hanno sottratto al suo aggressore, chiudendolo a chiave nella sacrestia. Momenti di paura e di tensione, Giuseppe L. ha tentato di sfondare la porta, trattenuto a stento, mentre continuava ad inveire contro il povero trentaquattrenne. Proprio le doti di persuasione del sacerdote hanno evitato il peggio, così l’uomo pur urlando e sbraitando, ha lasciato la chiesa. Ancora sanguinante, la vittima ha ricevuto le prime cure da don Enzo, in attesa dei soccorsi che poi lo hanno trasportato in ospedale. Qui è stato medicato con una decina di punti alla testa e poi dimesso nella giornata di ieri. Sul posto anche le forze dell’ordine che hanno raccolto le testimonianze dei presenti e dei familiari, ancora in preda alla paura. Poi Giuseppe L. è stato fermato e portato in commissariato per l’interrogatorio. Sarebbe stato sequestrato anche il coltello. Secondo il racconto dei vicini, preoccupati per l’assurdo episodio di sangue, l’aggressore sarebbe stato solo denunciato a piede libero e rimandato a casa.