Cava de' Tirreni. Il perito conferma in aula «La 12enne è stata violentata» - Le Cronache
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Cava de’ Tirreni. Il perito conferma in aula «La 12enne è stata violentata»

Cava de’ Tirreni. Il perito conferma in aula «La 12enne è stata violentata»

Un classico litigio familiare, urla e porte che si sbattono. E’ nato così l’incubo per una dodicenne che forse porterà per tutta la vita.
Quel classico litigio familiare, però, è terminato con epilogo diverso dai soliti silenzi affogati nelle lacrime o tra le urla della teenagers.
La dodicenne quella stessa sera si allontanò da casa per parlare dell’accaduto ed avere qualcuno che potesse capirla meglio dei genitori.
Il ragazzo, originario di Ravello trasferitosi da poco più di un anno a Tramonti con la famiglia, appena maggiorenne, sequestrò la 12enne, portandola in un’abitazione, per poi costringerla ad avere rapporti sessuali con lui.
La bambina appena tornata a casa, scossa e sotto choc raccontò il suo incubo ai genitori che senza remore fecero scattare le denunce.
Solo l’altro ieri Laura Spagnuolo, perito della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno (Pubblico ministero Roberto Penna, giudice Bruno De Filippis), che ha esaminato la parte lesa del procedimento, ha ritenuto il racconto della minore prigioniera per un giorno ed anche violentata, attendibile.
Solo questa estate, precisamente il 23 Luglio scorso, nell’incidente probatorio, la giovane aveva ripercorso la violenza subita. La prima denuncia effettuata dai genitori della dodicenne, fino alla conferma della violenza sessuale, era solo per sottrazione di minore, ma dopo la conferma del perito ora il 19enne dovrà rispondere anche di violenza sessuale su minore.
Purtroppo il ragazzo non era solo, ma aveva un complice, che, nonostante fosse al corrente dell’accaduto, non si adoperò ad aiutare la ragazzina, infatti, dovrà rispondere di concorso in sequestro di persona ed è indagato a piede libero.
Il giovane ravellese è stato poi ristretto agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Tramonti con un provvedimento del giudice che ha accolto parzialmente la richiesta del pm Roberto penna, che aveva ritenuto necessario, invece, portare il 19enne in carcere.
L’udienza preliminare prosegue anche sulla scorta dell’incidente probatorio che ha confermato l’avevnuta violenza sessuale.