Caso Vassallo, rabbia Pisani: "C'è chi chiede a chi devo pagare il pizzo ma a Pollica non c'è la camorra" - Le Cronache
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Caso Vassallo, rabbia Pisani: “C’è chi chiede a chi devo pagare il pizzo ma a Pollica non c’è la camorra”

Caso Vassallo, rabbia Pisani: “C’è chi chiede a chi devo pagare il pizzo ma a Pollica non c’è la camorra”

“L’interpretazione data a quanto affermato in consiglio comunale va oltre quello che realmente volevo intendere”. Il sindaco di Pollica/Acciaroli, Stefano Pisani, ribadisce di avere una sua idea sul delitto dell’ex sindaco Angelo Vassallo e, soprattutto, sul fatto che gli inquirenti dovrebbero battere anche altre piste. “Volevo ribadire che ad Acciaroli non c’è la camorra. La malavita organizzata non è compenetrata così come si lascia intendere anzi. Non escludo nulla ed invito sempre le forze dell’ordine a vigilare ma credo che affermare che la camorra abbia le mani sul nostro territorio sia fuorviante e nuocia gravemente all’immagine di una località che vive di turismo”. A provocare la reazione del sindaco Pisani alciuni episodi avvenuti negli ultimi mesi. “Qui a chi si deve pagare il pizzo fa male. Ancor più quanto si è consapevoli che a Pollica si può investire tranquillamente e senza dover scendere a patti con nessuno. Il senso del mio discorso in consiglio comunale era questo. Non voglio che passi il messaggio che Acciaroli è una città controllata in qualche modo dalla camorra”. Congetture mosse da quel terribile omicidio. Sono trascorsi cinque anni ma di mandante ed esecutore non c’è ancora traccia. L’unico indagato è Bruno Humberto Damiani. “Con il passare degli anni la pista camorristica sta perdendo consistenza, io sono convinto che ad uccidere Angelo non siano persone legate a quest’ambiente. Se poi verrà fuori qualcosa del genere sarò il primo a spronare chi di dovere a combattere la criminalità”. Ma per il sindaco di Pollica l’omicidio ha altra matrice. “Secondo me non è neanche una questione personale. Io credo che Angelo abbia pagato il fatto di aver fatto bene il suo lavoro andando anche oltre… Questa è stata la sua condanna a morte”. Il primo cittadino di Pollica invita a non sottovalutare la pista dello spaccio. “Credo che muovendosi in questa direzione possa emergere qualcosa di interessante”.