Carbone o dolci per gli amministratori di Salerno? - Le Cronache
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Carbone o dolci per gli amministratori di Salerno?

Carbone o dolci per gli amministratori di Salerno?

di Andrea Pellegrino

Ci sarà carbone o ci saranno dolciumi nella calza degli amministratori locali di Salerno? L’Epifania tutte le feste porta via e con essa a Palazzo di Città riprenderanno le trattative in vista delle prossime elezioni amministrative. Più che un bilancio di fine anno, dunque, per gli attuali governanti (quelli rimasti, alcuni sono approdati in Regione durante l’ultimo anno) sarà un consuntivo di fine mandato. E chissà, quanti di loro, pur urne permettendo, riusciranno a ritornare in giunta nella prossima primavera. A partire proprio dal sindaco facente funzioni, Enzo Napoli, che ha indossato la fascia all’atto della decadenza da primo cittadino di Vincenzo De Luca, attuale governatore della Campania.
Per lui, rimasto sempre nell’ombra, qualche imbarazzo iniziale c’è stato. Così come c’è ad oggi, la difficoltà evidente nel tenere unita la squadra di governo, la maggioranza e la macchina burocratica.  Il “carbone” se l’è meritato per aver lasciato il parterre delle autorità durante la manifestazione “Bellezza senza confini” tenutasi ad inizio dicembre nel Salone dei Marmi e per le sue ultime manovre, non sempre condivise da parte della sua stessa maggioranza, sul caso gender, lo spettacolo patrocinato e finanziato dall’amministrazione comunale, finito al centro di una violenta polemica politica ancora in atto. Il suo maggior difetto? Inizia e conclude un periodo citando Vincenzo De Luca. Di qualsiasi argomento parli (anche durante gli auguri di Capodanno) Enzo De Luca è onnipresente. Certo, Napoli sta dimostrando riconoscenza ma chissà se avrà mai dimenticato il periodo (socialista) targato Giordano.
Ha sfidato tutti e tutto pur di restare in sella, anche quando le è stato sottratto lo scettro di vicesindaco. Eva Avossa resiste ancora, nonostante tutto. L’ex vice di De Luca, oggi declassata a semplice assessore, è l’unica quota rosa della squadra di governo. Qualche caramella per lei proprio per aver difeso il colore rosa nell’esecutivo cittadino anche quando avrebbe potuto sbattere la porta all’atto della revoca dell’incarico di vicesindaco, nonostante l’instancabile ruoto di “tappabuchi” a partire dalla processione di San Matteo fino alle decine e decine di giunte da lei presiedute.
E’ scivolato sulla buccia di banana del piano traffico, Mimmo De Maio che ha ereditato la delega alla mobilità da Luca Cascone eletto in Consiglio regionale. Dal Crescent alle incompiute già agli «atti» dell’assessore si è aggiunta anche la grana viabilità, abilmente scansata da qualche altro assessore della giunta salernitana. Proprio la gestione della viabilità potrebbe causargli qualche grattacapo da qui alle elezioni. La curiosità? E’ stato visto all’opera in pieno caos traffico nei pressi del viadotto Gatto di Salerno, in uno dei week-end da bollino nero.
Studia da sindaco ed attende il suo riscatto politico, Nino Savastano, attualmente assessore silenzioso in attesa di conoscere sviluppi. La sua attività è stata incentrata sulle politiche sociali riuscendo, nonostante gli evidenti tagli di bilancio, a garantire servizi fondamentali.
E’ combattuto tra Napoli e Salerno, Alfonso Buoniauto che da poco ha conquistato uno stipendio di tutto rispetto. All’indennità di assessore (55mila euro) somma quella di capo della segreteria tecnica del governatore De Luca (più di 100mila euro). Da assessore al bilancio si vede poco o niente ultimamente al Comune. Anche atti contabili vedono la sua assenza in giunta. La sua finanza contabile pubblica ha contratto mutui per 30 anni per pagare i debiti. Soldi che saranno pagati da queste e dalle future generazioni. Ma l’importante è che Salerno sia illuminata (a suon di milioni di euro) per diversi mesi all’anno.
E’ stato sul punto di mollare fino a poi rientrare e proseguire il suo mandato. Ermanno Guerra ha sperato per mesi e mesi di prendere il posto di Enzo De Luca. Ed, invece, la doccia fredda sarebbe arrivata all’atto della nomina di Napoli. Oggi, come il sindaco ff, è al centro della polemica per lo spettacolo gender, inserito nella rassegna “Primi applausi”. Quanto agli eventi culturali in città? Carbone a iosa per lui.
Infine c’è Gerardo Calabrese la cui attività online, nel bene o nel male, è visibile a tutti gli utenti di Facebook. Peccato che la città sia sporca in ogni suo angolo. Per non parlare dell’inquinamento (valori sforati nell’ultima settimana di dicembre) o delle condizioni del mare nel periodo estivo.