Capacchione soft, ora il Pd attende Renzi - Le Cronache
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Capacchione soft, ora il Pd attende Renzi

Forse De Luca non ha tutti i torti. E probabilmente il suo silenzio dice tutto in questa campagna elettorale. Fino alla vigilia della presentazione delle liste, faceva quasi da ombra a Pierluigi Bersani, per poi abbandonare il campo appena letti i nomi dei candidati. Insomma guardando i paracadutati. E tra questi Rosaria Capacchione che ha conquistato perfino la prima posizione per ilSenato. Si proprio lei che, non troppo tempo fa aveva contestato il partito (anche se precisa: solo a livello locale, ossia a Caserta), si è ritrovata davanti a tutti.Ieri mattina il suo tour ha toccato anche Salerno. All’HotelMontestella ha incontrato i colleghi giornalisti, oltre ad una rappresentanza di candidati e una piccolissima rappresentanza del Partito democratico salernitano. 
Nulla di nuovo sotto al sole, per Salerno, dove non si muove foglia che DeLuca non voglia, soprattutto in casa Pd. Seppur, anche se seduto in ultima fila, c’era Fulvio Bonavitacola, la cui esperienza romana dovrebbe durare il tempo che resta fino alla fine della legislatura diSalerno città. Poi, con molta probabilità, potrebbe succedere a Vincenzo De Luca. 
Tornando alla Capacchione, già reduce da una tornata elettorale (le scorse europee), il suo programma tocca sostanzialmente i temi a lei vicini. Legalità e camorra i cavalli di battaglia della prossima senatrice casertana che abbandonerà carta e penna per «impegnarsi nel mettere in atto – dice – le cose che ha raccontato e denunciato nel corso degli ultimi anni». Per il resto, si vedrà poi. Accanto a lei ieri mattina il segretario provinciale Nicola Landolfi che ha ribadito la necessità di un «intervento da parte del Prefetto di Salerno in merito a ciò che si è verificato a PalazzoSant’Agostino (vedi la decadenza del presidente della Provincia Cirielli, o il “doppio incarico” di GiovanniMoscatiello». 
In platea, invece, anche Alfonso Andria, che dalle parlamentarie del Partito democratico ne è uscito con le ossa rotte, scendendo in fondo alla classifica e in una posizione utile per l’elezione. 
Pochi sguardi con Tino Iannuzzi che invece sorride certo di un suo ritorno a Montecitorio. In prima fila c’è anche Rossana Lamberti che spera nel premio di maggioranza al Senato per entrare a PalazzoMadama. C’è anche il sindaco di Minori Andrea Reale. La sua è una «candidatura di testimonianza», segno che la Costiera Amalfitana c’è.
Per il resto pochi amici al bar. Forse davvero occorrerà aspettare Matteo Renzi che qui in provincia di Salerno dovrebbe arrivare domani sera, toccando Scafati e Pagani. In questi due comuni ha incassato notevoli consensi.