- Confindustria Salerno: Prete,ho vissuto anni ricchi di sfidePubblicato 1 giorno fa
- Troppi contagi al Virtuoso, il sindaco Napoli sospende le attività didattiche in presenzaPubblicato 2 giorni fa
- Traffico di stupefacenti, blitz all’alba. Arrestate 47 personePubblicato 2 giorni fa
- Lutto nel mondo del calcio, è morto Lamberto Leonardi. Allenò la Salernitana di TroisiPubblicato 3 giorni fa
- Gruppo Gallozzi si espande a Nord, Gf Logistic apre a ParmaPubblicato 3 giorni fa
- Artigianfi Consorzio Artigiano di Garanzia Fidi: inammissibile l’atto di citazionePubblicato 5 giorni fa
- Tamponi salivari dal1 marzo ai centri VerrengiaPubblicato 5 giorni fa
- Dziczek dimesso dal Mazzoni di Ascoli. Ora a Roma per accertamentiPubblicato 6 giorni fa
- Ad Ascoli la prima vittoria nel girone di ritorno, ma quanta paura per DziczekPubblicato 6 giorni fa
- L’errore fatale di CutoloPubblicato 7 giorni fa
Caos al Ruggi, dipendenti in sciopero per mancato aumento

Erika Noschese
E’ ancora caos presso l’azienda ospedaliera di Salerno. Nella giornata di venerdì a scioperare saranno i dipendenti delle aziende Gesap e Epm che – per svolgere i lavori di pulizia e sanificazione – si sono unite in Ati. Il motivo del presidio – indetto dalle 6 alle 20 è riconducibile allo start up della gara d’aoppalto vinta lo scorso 16 ottobre per la pulizia dell’ospedale Ruggi d’Aragona. Un bando per l’assegnazione in cui non sono mancate diatribe e che è giunto a conclusione definitiva dopo un anno e mezzo. Dunque, pulizia della struttura sanitaria che preveda maggiori servizi e, di conseguenza, un maggior carico di lavoro per i circa 80 dipendenti della Gesap e 20 dell’Epm, le due aziende divenute Ati, che si stanno occupandp delle pulizie nei vari reparti, ad eccezione di oncologia, centro trapianti e radioterapia che si sono rifiutati di permettere ai dipendenti addetti alle pilizie di accedere ai reparti per questioni di sicurezza, trattandosi di reparto ad alto rischio e, dunque, dotati di dipendenti socio sanitari adetti a questi specifici casi. A gravare sui dipendenti non solo l’aumento delle ore di lavoro ma soprattutto il mancato aumento dello stipendio, come era stato inizialmente promesso dopo la vincita della gara d’appalto per un totale di 3 milioni e 400mila euro. Il carico di lavoro è arrivato ad un totale di 18 ore per 500 euro al mese, almeno per la maggior parte dei dipendenti. Un aumento non dovuto per una mancanza di espansione, ovvero l’aggiunta dei servizi che avrebbe portato anche alla fornitura di carta igienica e non solo. Nei giorni scorsi, i dipendenti si sono recati in Procura con i sindacati per verificare l’attuale situazione che avrebbe portsto inevitabilmente ad uno stato di agitazione. Per gli aumenti erano stati stanziati 1 milione e 400mila euro in più, mai pagati ai dipendenti delle due aziende che si stanno occupando di pulizie all’interno dell’ospedale Ruggi. Intanto, in attesa del presidio che inizierà alle 10 di venerdì, quest’oggi i dipendenti avranno un incontro con il direttore sanitario Longo, insediatosi da poche settimane, con le sigle sindacali ed i dipendenti delle due aziende.