Canalone in rivolta: «Porta Ovest, progetto inutile» - Le Cronache
Extra

Canalone in rivolta: «Porta Ovest, progetto inutile»

Canalone: i residenti lanciano l’allarme idrogeologico sul progetto di traforazione del sottosuolo. Il porto commerciale di Salerno causa spesso molti problemi relativi alla viabilità veicolare, per ovviare a questo grande problema l’amministrazione comunale nel 2007 propose un piano, poi approvato per la realizzazione di un percorso alternativo per gli autoarticolati, così da snellire il traffico. Il progetto fu varato e l’appalto assegnato, tuttavia di quel progetto ora resta poco o niente, questo l’allarme lanciato dai residenti. ‹‹Martedì scorso ci siamo trovati le trivelle per il carotaggio nel quartiere, senza che fosse stato messo nessun cartello – Rosa Carafa del comitato di quartiere – immediatamente noi residenti abbiamo chiesto spiegazioni agli operai, ma non c’è stata data risposta. I lavori però si sono fermati, in un primo momento quando abbiamo richiesto se ci fossero le autorizzazioni per farlo, ci fu riferito che tutto era già pianificato e autorizzato, quando poi però allertammo i vigili le macchine per il carotaggio scomparvero. Abbiamo deciso di aprire la nostra assemblea anche agli organi di stampa, per far comprendere la realtà delle cose. Le nostre richieste di chiarimenti sono infatti ignorate dal comune››. Un allarme per un progetto mastodontico, che prevede la perforazioni delle colline che da Canalone arrivano fino a via Seripando, tutto ciò per creare degli snodi per far passare i tir, rendendo così il Viadotto Gatto un passaggio automobilistico: ‹‹Il progetto già nella sua formulazione originaria ci sembrava inutile, a maggior ragione ora che è cambiato, e proprio per questi evidenti cambiamenti richiediamo che vengano interrotti i lavori, poiché non è più aderente al piano originale. Inoltre  il Ptcp, piano territoriale coordinamento provinciale, ha previsto un porto isola, da adibire al traffico commerciale. La struttura galleggiante che poi sarà collegata a terra, dovrà sorgere vicino alla foce del Sele. Questo è uno dei punti che non comprendiamo, perché se è già in progetto un altro porto commerciale, che poi assorbirà il traffico dell’attuale, fare queste gallerie inutili? Come comitato abbiamo avanzato una richiesta per visionare gli atti del progetto, così da comprendere quale sia il reale progetto che sta per essere eseguito››.
Responsabilità dei lavori, altro nodo cruciale: ‹‹La responsabilità di tutto è affidata all’autorità portuale, che per legge ha controllo e autonomia nel raggio d’azione del porto, Canalone fa parte del porto? Non comprendiamo come si possa attuare un simile piano senza considerare la storia del territorio, che già ha subito diverse e importanti traforazioni, il rischio di stabilità degli immobili è molto alto››.
Presente all’assemblea anche Raffaella di Leo, rappresentate di Italia nostra: ‹‹Come Italia nostra appoggiamo le richieste dei residenti, e metteremo loro disposizione i nostri tecnici perché effettivamente la situazione potrebbe peggiorare in poco tempo, infatti ricordiamo che come territorio siamo ad altro rischio sismico, diminuire la stabilità degli edifici significa esporre i cittadini ad un elevato rischio in caso di terremoto››.
Presente all’incontro anche il consigliere comunale con delega allo sport, Marco Petillo che ha commentato laconicamente: ‹‹Questo è un festival delle inesattezze››.