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Calcio. Evasione fiscale: 64 indagati tra calciatori, dirigenti e procuratori. Sott’inchiesta De Laurentis e Lotito. Finanzieri nella sede del Milan

Evasione fiscale e false fatturazioni: perquisizioni e sequestri in corso da parte della Guardia di Finanza a carico di 64 indagati tra i quali tra i più importanti dirigenti, calciatori e procuratori di squadre di calcio di serie A e B.

I procuratori dei calciatori provvedevano a fatturare in maniera fittizia alle sole società calcistiche le loro prestazioni, simulando che l’opera di intermediazione fosse resa nell’interesse esclusivo dei club, mentre di fatto venivano tutelati gli interessi degli atleti assistiti dagli agenti medesimi. È questo, secondo il procuratore aggiunto di Napoli, Vincenzo Piscitelli, uno dei meccanismi fraudolenti che ha portato a perquisizioni e sequestri nei confronti di società di calcio di A e B. Inoltre, le società, da parte loro – sempre per la Procura – approfittavano dell’indebito vantaggio di potersi completamente dedurre dal reddito imponibile queste spese, beneficiando altresì della detrazione dell’imposta sul valore aggiunto relativa alla pseudo prestazione ricevuta in esclusiva. In questo modo – si sottolinea – veniva consentito ai calciatori di non dichiarare quello che sostanzialmente era un benefit riconosciuto agli stessi dalla società calcistica che si accollava, a vantaggio dell’atleta, anche la spesa per l’intermediazione. Alcuni agenti stranieri, di nazionalità argentina, peraltro, mediante il ricorso a documentazione fiscale e commerciale fittizia e attraverso l’interposizione di società `schermo´ con sede anche in `paradisi fiscali´, delocalizzavano i proventi derivanti dalle attività professionali. A fronte dei rilevanti importi fraudolentemente evasi (oltre 12 milioni di euro), la misura patrimoniale del sequestro applicata – dice Piscitelli – ha lo scopo di tutelare in maniera cautelativa le casse dello Stato, facendovi rientrare le somme che illecitamente erano state sottratte al Fisco dagli indagati.