Cade un albero ultrasettantenne a Torrione - Le Cronache
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Cade un albero ultrasettantenne a Torrione

Cade un albero ultrasettantenne a Torrione

di Olga Chieffi

Il devastante vento di Scirocco che imperversa in tutt’ Italia, con raffiche ben oltre i 100 Km orari, ci ha fatto pensare all’ “Agave sullo scoglio” di Eugenio Montale. Il monsone italiano innescato da questo vento caldo, che mantiene le temperature a 25 gradi, provocando piogge torrenziali e violenti temporali, ha abbattuto in città, nella giornata di ieri, rami e alberi. Se nel pomeriggio di ieri si è sfiorata la tragedia in via Carlo Pisacane al Torrione, dove un grosso albero lì piantato dai tempi della ricostruzione del secondo dopoguerra, si è abbattuto sulle auto in sosta, per fortuna senza danno per i passanti di una zona densamente abitata, con una scuola vicina e diverse attività commerciali, nel quartiere Mercatello, alla via Vito Fornari, le alberature non hanno resistito a questo vento, che pur a Salerno è ben noto, unitamente al Maestro e alla Tramontana. Al Torrione è questo il quinto albero caduto in sette mesi, e qualche hanno fa ci scappò anche il morto per un abbattimento, di fronte alla Farmacia Grimaldi. E’ il momento di chiamare in causa l’ U.O.C. Verde Pubblico, guidato da Edmondo Cosimato, che ha nella sua grande squadra Quirino Tedesco, Angelo De Angelis, Romeo Ferrara, Rosa Pecoraro, Dario Scannapieco , Donato Trotta, Luigi Criscuolo, nonché il responsabile dei Giardini Pubblici Sergio Natella. Gli alberi di Salerno e in particolare del Lungomare, esposti al mare e ai suoi venti più degli altri, platani e pini marittimi, attendono una potatura da oltre dieci anni, oramai i rami giungono all’altezza di un quinto piano dei palazzi, i piccoli lecci, abitacoli dei muridi, sono gli unici ad essere potati,a siepe, con potatura di contenimento, togliendo i ramisporgenti o secchi. mirati per “contenere” la forma della chioma, per alloggiarvi le lucette dei mercatini di Natale, mentre nella zona Orientale, non ci si pensa proprio. Le aiuole sono ricettacolo di tutto e di più, su quelle di Corso Garibaldi, poi, sono venute alla luce addirittura le pietre, visto che la terra è scivolata via. Oggi il consiglio comunale si riunisce ed è bene che venga messa sul tavolo, la potatura di tutti gli alberi che insistono sui marciapiedi, in particolare quelli dei vari Lungomare e interni, in vicinanza di scuole e attività. Sono tutti alberi caducifoglie e il periodo migliore per eseguire un intervento di potatura è durante il riposo vegetativo (potatura secca o invernale) cade dalla caduta delle foglie a Natale. All’opera, quindi, signori giardinieri, Natale è vicino.