C. San Giorgio. Una maggioranza ad alta tensione - Le Cronache
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C. San Giorgio. Una maggioranza ad alta tensione

C. San Giorgio. Una maggioranza ad alta tensione
fiorenzo lanzara
Fiorenzo Lanzara

CASTEL SAN GIORGIO. Ancora venti di tensioni a Castel San Giorgio. Ad innescare i nuovi problemi le nuove deleghe firmate dal primo cittadino, Pasquale Sammartino, ai consiglieri comunali. Nei giorni scorsi il capogruppo Fiorenzo Lanzara che fa capo al partito di Fratelli d’Italia che ha come referente locale l’ex assessore  provinciale Pina Esposito, ha ricevuto la delega al Patrimonio Comunale. Fin qui nulla di nuovo, ma dopo appena 24 ore lo stesso Sammartino ha di fatto svuotato la delega a Lanzara concedendo al suo vice sindaco, Maria Giovanna Di Leo, la delega per la vicenda del deposito dell’ex Marina Militare. In pratica  a Lanzara è rimasto nelle mani un contenitore vuoto. Una mossa che ha fatto andare su tutte le furie sia lo stesso Lanzara che il suo referente politico Pina esposito già da tempo insoddisfatta di come il sindaco abbia gestito i primi tre mesi di amministrazione.
Una situazione incandescente, che rischia di provocare un vero e proprio terremoto politico. Con il nuovo gruppo consiliare formato da Manuel Capuano, formato da tre consiglieri e con le tensioni di coloro che sono rimasti in maggioranza, per Sammartino gestire la giunta e la maggioranza diventa sempre più problematico.
Se il gruppo di Capuano mollasse la maggioranza, però, sarebbero già pronti a soccorrere Sammartino due consiglieri di opposizione (le voci sempre più insistenti parlano di Michele Salvati e Paola Lanzara) rendendo vana la mossa di Capuano.  Se il deluso Lanzara, però, pur restando in maggioranza decidesse di aderire al gruppo di Capuano i numeri comincerebbero a diventare problematici per Sammartino. Capuano infatti conterebbe quattro consiglieri e Lanzara e Salvati a stento servirebbero a mantenere la maggioranza ma esporrebbero il sindaco a dover cedere  una grossa fetta di potere ai soccorritori. Insomma una situazione niente affatto facile ma i cui sintomi già si sono resi evidenti durante l’ultimo consiglio comunale quando a giustificare l’assenza di Salvati non è stato come era logico il capogruppo Longanella, ma proprio la consigliere Lanzara. Longanella in pratica sembra aver rotto con il primo eletto Michele Salvati che avrebbe invece saldato un patto di ferro con Paola Lanzara. Un gioco che esclude dai giochi Longanella e rafforza i due consiglieri di opposizione in una partita che guarda al futuro sia immediato che a lungo termine.
La politica sangiorgese, insomma, non accenna a tranquillizzarsi e offre sempre nuovi colpi di scena.
Michele Longo