Brogli alle primarie Pd: Rosato glissa la domanda - Le Cronache
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Brogli alle primarie Pd: Rosato glissa la domanda

Brogli alle primarie Pd: Rosato glissa la domanda

di Massimo Salvo

Archiviato il caso Bassolino e con esso i video di presunti brogli dinanzi ai seggi del Partito democratico di Napoli, da ieri pare essere tornato il sorriso sui volti temporaneamente corrucciati dei leader del centrosinistra campano. Folta è stata infatti la partecipazione di autorità e cittadini al Grand Hotel Salerno nell’ambito dell’incontro pubblico che vantava la presenza del capogruppo parlamentare Ettore Rosato; partecipazione così massiccia da provocare incredulità tra gli stessi organizzatori, i quali, dopo i recenti atti giudiziari sulle pressioni elettorali che stavolta riguarderebbero la sede del Pd di Nocera, avevano optato per una sala di dimensioni ridotte, forse pensando a una disaffezione politica. Invece i simpatizzanti sono stati più stoici di quanto si creda, accorrendo in massa nonostante l'ennesimo scandalo. A tal proposito, serafico è stato il commento di Rosato: «Se c’è un’inchiesta giudiziaria sulle primarie di Nocera, beh, vedremo quali saranno gli atti conseguenti», ha detto il capogruppo parlamentare del Pd, sviando anche una domanda di un altro giornalista il quale, a suo dire, gli poneva «più affermazioni che domande».

A prendere parte all’incontro c'era anche Tino Iannuzzi, vice presidente della Commissione ambiente e lavori pubblici della Camera. «Dobbiamo puntare a un Mezzogiorno che abbia maggiori speranze, come quelle portate dalla nuova primavera della gestione De Luca – ha detto Iannuzzi -; c’è bisogno anche di un forte sostegno del governo e del parlamento nazionali: le ultime misure sulla legge di stabilità vanno proprio in questa direzione. Ovviamente dal canto nostro cercheremo di mettere in campo tutte le risorse e le qualità di cui disponiamo, perché possiamo avere più politiche nazionali solo se uniamo altrettanto senso del dovere ed irreprensibilità a livello locale, che passa inevitabilmente per il rispetto dei ruoli».

Ad aprire l’evento è stato però Nicola Landolfi, segretario provinciale del Pd di Salerno, che ha fatto leva sulla volontà di rinascita comune. «Abbiamo gli occhi addosso di una parte consistente d’Italia, che non vuole che le riforme vengano modificate e che spera egoisticamente che le cose rimangano come sono. Noi però parliamo a quell’altra Italia, che ambisce ad essere nuovamente un Paese che conta, che vuol far crescere i territori, i meriti, le competenze, i diritti e i doveri. L’occasione di stasera è utile per iniziare questa lunga marcia insieme verso le elezioni amministrative e il referendum».

Presenti, tra gli altri, anche gli onorevoli Alfonso Andria e Michele Pinto, nonché il deputato Fulvio Bonavitacola, il quale ha sottolineato i suoi 43 anni di militanza nella sinistra. «Questa sala è espressione di un partito in buona salute, con i suoi problemi e le sue lacerazioni, le sue delusioni e le sue frustrazioni, non ci sono sale più affollate di questa, né qui a Salerno che in generale in Italia. Nella vita ci si augura sempre di combattere con chi è meglio di noi; purtroppo il quadro generale ci dice che la democrazia italiana vive tutt’ora una fase difficile, nella quale l’unico grande patrimonio è la comunità del Pd, di cui dobbiamo essere orgogliosi e gelosi».

Breve intervento anche di Federica Fortino, segretario provinciale dei Giovani democratici di Salerno che, in virtù della sua tenera età, ha fatto riferimento alle speranze dei suoi coetanei. «A breve discuterò la tesi magistrale e mi fa specie sentirmi dire "Benvenuta nel mondo dei disoccupati". Bisogna rialzarsi soprattutto da questo punto di vista».

«Bisogna pensare alle prossime elezioni, ma prima ancora alle prossime generazioni», le fa eco (citando Alcide De Gasperi) il presidente del consiglio nel Comune di Salerno Antonio D'Alessio.