Borsa e investimenti: resta alta l'attenzione per petrolio, Bitcoin e mercati asiatici - Le Cronache
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Borsa e investimenti: resta alta l’attenzione per petrolio, Bitcoin e mercati asiatici

Borsa e investimenti: resta alta l’attenzione per petrolio, Bitcoin e mercati asiatici

È un dato di fatto che qualcosa sui mercati finanziari stia cambiando rispetto alle settimane precedenti: difatti se fino a questo momento, indipendentemente dal sentiment che si respirava sulle borse, le principali asset classes hanno mantenuto un andamento corale di fondo, ora a livello intermarket si sta assistendo ad una asincronia piuttosto marcata. Nonostante sul fronte equity, si stia attraversando una fase abbastanza tumultuosa, soprattutto a causa delle vicende cinesi -i mercati asiatici che già venivano da una lunga congestione stanno pagando lo scotto dell’affaire Evergrande-, vi sono altri segmenti che continuano a tenere botta. È il caso del Bitcoin, che a fronte di un deciso incremento di volatilità, tra alti è bassi, si mantiene in prossimità dei massimi di Settembre, a ridosso di quelli assoluti: che sia giunto forse il momento della tanto attesa promozione a bene di rifugio, è l’interrogativo di molti.

Anche Il fronte materie prime rimane molto caldo, anzi proprio dalla loro attuale congiuntura deriva una serie di problemi che turba non poco i mercati azionari: il prezzo del petrolio, in particolare, ha raggiunto i livelli più elevati dal 2015, con tutte le conseguenze del caso riguardanti l’inflazione e le politiche monetarie delle Banche Centrali. Per aiutare gli investitori a cogliere le opportunità che si nascondono dietro tali temi, GiocareInBorsa24 propone una guida in cui vengono illustrate le strategie operative più idonee in un determinato contesto di mercato e gli strumenti da utilizzare per implementarle.

Strategie operative a confronto

 

Fissando come punto di partenza quanto finora esposto, un risparmiatore, in relazione al personale profilo di rischio, dovrebbe decidere in primis che tipo di approccio adottare. Le asset classes sensibili allo scenario trattato, infatti possono essere sia inserite all’interno di un’allocazione di portafoglio statica -avendo cura di calibrare i pesi in base alle esigenze- sia adoperate per effettuare aggiustamenti tattici, aventi lo scopo di copertura o di mera speculazione. Nel primo caso gli strumenti finanziari più funzionali, qualora si voglia fruire di una buona diversificazione, sono i fondi comuni di investimento, attivi o passivi che siano. Naturalmente, se gli ETF sono preferibili in termini di costi commissionali, una gestione potrebbe ancora fare la differenza in contesti in cui i benchmark sono riferiti a sottostanti più inefficienti.

Nel secondo caso, invece, come ben evidenziato nella guida di Giocareinborsa24, è opportuno utilizzare strumenti più adatti a strategie di breve termine. Ad esempio i Contratti per Differenza, negoziabili attraverso i broker online, permettono di replicare i prezzi di molteplici sottostanti –Indici, azioni, materie prime o criptovalute-, potendo contare su costi decisamente contenuti. Inoltre le loro piattaforme di trading, equipaggiate con tool per gestire velocemente gli ordini e grafici per analizzare i vari asset, mettono a disposizione degli utenti la leva finanziaria e lo short selling: due meccanismi che aiutano l’investitore nel cogliere spunti operativi sulle scansioni temporali più veloci non solo al rialzo ma anche al ribasso.

Caratteristiche della modalità DMA

 

Naturalmente i servizi erogati da alcuni broker online prevedono di acquistare specifici sottostanti senza dovere necessariamente ricorrere al blocco del margine. Questo tipo di modalità, in particolare, conosciuta come DMA, è sicuramente più utile per inserire asset classes in un portafoglio di investimento, al fine di detenerle per un orizzonte temporale abbastanza lungo, contando sul fatto di non esser gravati da costi di roll over per il mantenimento di posizioni overnight.

L’aspetto decisamente interessante nella costruzione delle strategie indicate, è rappresentato dall’operatività di pochi intermediari finanziari, che prevede sia la compravendita di sottostanti attraverso la replica di un CFD sia la negoziazione in direct market access, garantendo così la fruibilità simultanea di approcci che possono completarsi a vicenda.