Blitz antidroga, narcos verso la stangata - Le Cronache
Provincia Maiori

Blitz antidroga, narcos verso la stangata

Blitz antidroga, narcos verso la stangata

Droga da Torre Annunziata per Pagani, Maiori e altri comuni del salernitano: dopo la richiesta delle 56 condanne (quasi sette secoli di reclusione), formulate dalla Procura Antimafia di Salerno le udienze del processo denominato “Delizia” davanti al Gup Francesco Guerra del tribunale di Salerno sono state calendarizzate e a fine giugno ci sarà sentenza per i riti abbreviati (tutti) sull’inchiesta culminata nello scorso fine anno con decine di arresti. Per le difese quelle pene richiesta dal pm della Dda Elena Guarino sono eccessive e hanno argomentato il giudice per le udienze preliminari – per alcuni- non esista il reato associativo come invece sostenuto dall’Antimafia. Pene più alte sono state chieste per Carlo e Nicola Fiore, i fratelli “Saccone”, rispettivamente 18 e 16 anni; 16 anni e mezzo per Valentino Gionta, di Torre Annunziata, nipote dello storico boss. Le altre richieste oltre i dieci anni erano state chieste per Anthony Aquaviva (16 anni); Giuseppe Angorato di Torre Annunziata (16 anni e 6 mesi); Fabio Apicella, di Maiori (17 anni); Santo Attianese (16 anni e 6 mesi); Semir Ben Mahmoud (16 anni e sei mesi); Raimondo Bonfini, di Torre Annunziata (18 anni); Danilo Corrado (16 anni), Giuseppe Ferrero (17 anni); Fabio Marrazzo (16 anni); Andrea Mezzani (16 anni); Ferdinando Pepe (16 anni e 6 mesi); Giuseppe Pepe (16 anni); Ilenia Perla (17 anni); Roberto Maria Plinino, di Nocera Inferiore (16 anni); Marcello Radice (16 anni), Dario Raimondo (16 anni); Gennaro Russo (16 anni); Carlo Scognamiglio (10 anni), Argentina Varone (18 anni), Aniello Venditti (16 anni). l blitz scattò alla fine di settembre 2021. Centinaia le contestazioni singole e associative ricostruiti dalla Dda di Salerno. Gli imputati si dividevano i ruoli di spacciatori, corrieri e singoli venditori di droga, in particolare cocaina e crack. La materia prima dell’indagine è la cocaina, venduta sciolta per diventare crack, con le fasi di lavorazione affidate a componenti del gruppo organizzato: la qualità era associata a termini quali “cemento”, per la consistenza, veniva trasportata da Torre Annunziata a Pagani poi fino a Maiori e Battipaglia a seconda delle ordinazioni. L’indagine svolta dai carabinieri del comando provinciale di Salerno aveva portato all’arresto di 35 persone, tutti a vario titolo indagati dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi clandestine. Ora tutti sono a rischio stangata