Roberto Bianco non sparò a Carmine Ferraiolo. I giudici della Corte d’Appello del Tribunale dei Minori hanno assolto il giovane, all’epoca dei fatti diciassettenne, per non aver commesso il fatto contestato. Una sentenza completamente ribaltata rispetto al primo grado che aveva determinato la condanna di Bianco a sei anni per aver sparato e ferito a una gamba Ferraiolo mentre si trovava nell’area di servizio Q8 di via Rocco Cocchia, a Pastena. Pienamente accolta la tesi difensiva dell’avvocato Silverio Sica. Secondo gli inquirenti Roberto Bianco voleva imporsi nel panorama criminale della città vendicando con il sangue uno sconfinamento nelle zone di spaccio, cercando così di accreditarsi come il nuovo leader di bande emergenti che si stavano sostituendo alla vecchia guardia. Il gruppo di Ferraiolo sarebbe stato di intralcio e per questo il 17enne era pronto a impugnare le armi. Raggiunse il “rivale” a Pastena, a bordo di uno scooter, è da lì sparò alcuni colpi di pistola. Secondo le prime risultanze investigative con lui ci sarebbe stato il 23enne Salvatore Lucich, condananto a 7 anni per il tentato omicidio, quello avvenuto due mesi dopo nella discoteca Dolce Vita in litoranea, dove i proiettili furono indirizzati nei confronti dei buttafuori. Vicenda per la quale è stato condannato anche Bianco a una pena di cinque anni a cui se ne aggiungono da ieri ulteriori sei. A innescare la rabbia davanti al Dolce Vita fu il divieto d’ingresso comunicato dai butafuori. Lucich e Roberto Bianco. lo considerarono un affronto, che non poteva essere tollerato da chi puntava ad affermarsi come nuovo leader della criminalità. Provarono ad aggirare l’ostacolo entrando da una porta secondaria che dava sulla spiaggia, ma quando i buttafuori li rividero in sala ne nacque una rissa. Fu a quel punto che spuntarono le armi: due proiettili finirono in una colonna del locale, altri cinque andarono a segno ferendo due addetti alla sicurezza e un cliente della discoteca. Ieri il clamoroso ribaltone dei giudici della Corte d’Appelo del Tribunale dei Minori di Salerno che hanno assolto Roberto Bianco con formula piena.
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